
Ikea e la nuova politica ambientale
“Prezzi bassi sì, ma a che prezzo?”. Esordice così Roberto Monti, amministratore delegato di Ikea Italia.
“Prezzi bassi sì, ma a che prezzo?”. Esordice così Roberto Monti, amministratore delegato di Ikea Italia.
Siamo a Berlino, all'”eco-media briefing 2008″, davanti una TV col primo schermo OLED in commercio al mondo. Piccolina, per ora, 11 pollici.
Le nostre abitazioni sono un ricettacolo di emissioni. Da sole contribuiscono al 32 per cento del consumo energertico italiano totale. E consumo energetico significa emmissione di CO2.
Preciso. Comodo ed ecologico. Non leggerissimo, certamente robusto. Avere al polso un orologio esteticamente interessante, tecnologicamente pregevole, bello ed eco.
In inverno, umidificare l’aria in un ambiente riscaldato evita gola secca e pelli screpolate.
E’ una multinazionale dell’elettronica a illuminare con luci del futuro ambienti pensati da architetti e designer di fama mondiale.
In una storica tessitura di Como… non si butta via più nulla.
La Casa3Litri BASF, realizzata ristrutturando un edificio risalente agli anni ’50 nel quartiere Brunck di Ludwigshafen, in Germania, consuma solo 3 litri di combustibile per riscaldamento per m2 all’anno. Riduce dell’80% i consumi energetici, l’emissione di CO2 e le spese di riscaldamento.
Risparmio energetico, comfort abitativo e maggior tutela ambientale, grazie all’innovazione nell’industria delle costruzioni.
L’Italia può vantare una tra le aziende europee maggiormente vicine a queste tematiche, che ha progettato l’innovativa Casa3litri, un riferimento per l’intero settore edile europeo.