
In presenza di un problema di salute il corpo manda dei segnali precursori. Riconoscerli significa avere uno strumento in più per fare prevenzione.
Quando ci depuriamo di tutte le sostanze tossiche con cui inquiniamo quotidianamente il nostro organismo e la nostra anima, possiamo ricreare dentro di noi uno spazio creativo in cui il sogno ritrovi il suo spazio.
L’arte del sognare è l’arte di modellarsi dall’interno, di
ridisegnare la propria vita, di riprogrammarsi e trasformarsi. Un
modo per trovare la capacità di abbandonare la zavorra
intellettuale fatta di pregiudizi, vecchi concetti, schemi
arrugginiti e idee di seconda mano.
Come svilupparla? Prestando attenzione al cibo, alla respirazione,
alla qualità del pensiero e alla tipologia dei prodotti che
utilizziamo.
Può sembrare una ricetta semplice, ma i maggiori ostacoli
alla felicità sono proprio dovuti all’avvelenamento del
pensiero, del respiro, del cibo. Tre veleni che inquinano il sogno,
lo offuscano e tarpano le nostre ali senza che ne siamo
consapevoli. Se i sognatori del pianeta sono pochi è a causa
di questo inquinamento e questo spiega il fatto che
l’umanità non ha sogni, nutre soltanto immaginazioni malate,
distopie.
Lavorando su questi tre alimenti dell’uomo, eliminando i fattori
inquinanti, è possibile elevare l’essere, cambiare modo di
sentire, di pensare, di desiderare. Possiamo fare uno sgambetto
alla meccanicità e sfuggire ai tirannici dettami di
un’educazione che ha prodotto sensi di colpa, scarsità e
infelicità. Possiamo affrontare i nostri limiti, combattere
la scarsità, la negatività, la meccanicità che
è in noi.
L’arte del sognare e arte di trasformare l’immondizia psicologica,
prodotta da emozioni spiacevoli e immaginazioni negative, in
propellente per il proprio viaggio.
Nel praticare l’arte del sognare e per allenare un’autonomia di
pensiero bisogna cominciare dalle convinzioni e dalle abitudini
più comuni, mettendo in discussione quelle di cui siamo
certi e che diamo per scontate. Quante cose immettiamo nel nostro
essere (fisico, emozionale, mentale) senza neppure rendercene
conto: dai cibi psicologici inquinanti (dubbi, paure,
ansietà, incertezze) fino al fumo (alcolici e droghe di ogni
genere).
Li assumiamo per nascondere uno stato d’irresponsabilità.
Dietro il fumare e il mangiare eccessivo in realtà si
nasconde la paura, il dubbio, l’irresponsabilità.
Gli adulti vanno rieducati e per i ragazzi occorre creare nuove
scuole ed università dell’essere. Lo sviluppo dell’essere
è economia. Un leader deve essere molto attento al suo modo
di pensare, di respirare, di mangiare e non permettere alcun
inquinamento del suo essere.
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