Lotta all’inquinamento chimico. Italia, dove sei?

Oggi diventa legge internazionale lo storico trattato di Stoccolma sulle sostanze chimiche tossiche. Assente ingiustificata Italia che non ha ancora ratificato la Convenzione.

Entra in vigore la Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti
organici persistenti (POPs) che ridurrà
significativamente le minacce chimiche per la natura e l’uomo, in
tutto il mondo.
Tra i grandi assenti però, l’Italia: non ha ancora
ratificato la Convenzione…

Circa una settimana fa il grido d’allarme lanciato al governo
francese, all’Unione europea e all’Onu da 76 personalità
riunite a Parigi.
Grandi nomi della medicina, tra cui il premio nobel Francois Jacob,
e lo scopritore dell’Aids, Luc Montagnier, noti scienziati e
ricercatori nonché l’ex segretario generale dell’Onu,
Boutros Boutros-Ghali, hanno sottolineato la necessità di
creare un Piano europeo, per combattere l’inquinamento chimico,
considerato la causa prima dell’aumento di tumori.

Nel testo della “Dichiarazione internazionale sui pericoli
sanitari dell’inquinamento chimico” redatta dai firmatari de
“L’appello di Parigi” – iniziativa lanciata dall’oncologo francese
Dominique Belpomme – si chiede di proibire alle grandi industrie
l’utilizzazione di prodotti a carattere cancerogeno e tossico,
principali responsabili dell’inquinamento di aria, acqua e
alimentazione.

“Norme europee più severe”: questo l’obiettivo principale
della Dichiarazione, che mira a rinforzare il già presente
progetto europeo ‘Reach’, dedicato all’omologazione dei prodotti
chimici.

Secondo il documento, “è necessario attuare misure
più efficaci per limitare le pericolose emissioni di
gas serra (tra cui: anidride carbonica, gas
metano, protossido di carbonio), senza aspettare l’applicazione
effettiva del protocollo di Kyoto”.

Secondo Belpomme, l’inquinamento e il continuo contatto con
prodotti chimici non controllati sarebbero il motivo principale
dell’aumento di tumori di questi ultimi 20 anni.

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