Rimedi naturali

Medicine naturali e virus

Abbiamo posto alcune domande a Jacques Paltz, aromatologo, naturapata per conoscere il punto di vista della medicina naturale sul problema del virus della polmonite atipica.

Medicine naturali a confronto, intervista a Jaques Paltz

Perché tanto panico quando ci sono malattie che uccidono più di questa nuovo virus?
Le ragioni sono di diversa natura:
1) La malattia è estremamente contagiosa.
2) E’ nuova e dunque sconosciuta.
3) Non si sa tutto sull’origine della malattia, sulla sua modalità di trasmissione, non vi sono cure.
4) Anche la natura delle persone colpite non permette di individuare nessuna categoria particolarmente soggetta: tutte le età, soprattutto giovani “in forma”, ogni categoria sociale, comprese (e soprattutto) dei paesi industrializzati. Non si tratta di un parassita o virus che colpisce unicamente l’Africa, ma Hong Kong, Singapore, Pechino, Taïwan, per poi diffondersi in Canada, in Europa… Obiettivamente, è particolarmente inquietante vedere colpite persone giovani, in forma, ben nutrite, aventi un contesto sociale sano, perché, di fatto, ciò significa che il virus è particolarmente virulento e che in ogni modo le persone deboli e sfavorite ne saranno colpite.

Come mai si sono sviluppate queste nuove malattie?
Posso solo indicare alcune ragioni perchè i mezzi di trasporto e di informazione sono capaci di diffondere rapidamente l’epidemia, ma questo non ne spiega l’origine, soprattutto per il passaggio dall’animale all’uomo. Vi sono molte piste, ma nessuna certezza.

L'eucalipto
L’olio essenziale di eucalipto è da privilegiare nel combattere la polmonite atipica © ingimage

In sintesi:
A) L’uso sistematico degli antibiotici favorisce la selezione di germi resistenti, mutanti, parallelamente a un indebolimento delle difese naturali per un doppio effetto: intossicazione dell’organismo e mancanza di allenamento alla risposta immunitaria. In effetti, il sistema immunitario deve essere allenato e stimolato lottando naturalmente attraverso i suoi stessi mezzi. Tanto più che le vaccinazioni continue, particolarmente dei giovani e delle persone che viaggiano, sollecitano artificialmente, ed inutilmente, questo sistema di difese naturali, a rischio di destabilizzarlo.
B) Preparare ed utilizzare vaccini elaborati sugli animali o prodotti animali, significa giocare con il fuoco. Allora, perché stupirsi che dei virus mutanti passino all’uomo?
C) La ricerca del radicamento di un virus o di un batterio, può rivelarsi un rimedio (falso) peggiore del male, in quanto ogni organismo vivente occupa un posto nell’equilibrio ecologico ed i germi patogeni non fanno eccezione. Se questo organismo scomparso o divenuto raro fosse un germe patogeno, potremmo essere tentati di felicitarcene e questo sarebbe un errore, perché potrebbe trattarsi di un germe conosciuto e controllato, ma il rischio sarebbe di imbattersi poi in un nuovo germe, mutante, incontrollabile, il quale “naturalmente” prende il posto lasciato dall’altro, precedentemente scomparso. Questo è già accaduto con gli allergeni, sui quali si punta tutto l’interesse: non avendo compreso il funzionamento delle allergie, si tenta di arrivare alla desensibilizzazione. La persona sottoposta a cure e farmaci non è più sensibile (o lo è meno) ad un determinato allergene, ma molto rapidamente diviene sensibile ad un nuovo allergene o addirittura a due nuovi allergeni! Ciò è normale, quando non viene trattata la vera causa del sintomo. Il principio è molto simile a quello della “nicchia ecologica ” e permette di comprendere meglio che qualunque cosa distrugga anche di poco l’equilibrio ecologico (sia che si tratti della biosfera o del nostro organismo), parallelamente, questo danneggia l’intero sistema andando diritti alla catastrofe.
D) A tutto questo bisogna aggiungere una certa cultura asiatica che ricerca dei principi attivi negli estratti animali. Per contro, noi preferiamo utilizzare i vegetali e, storicamente, anche gli asiatici hanno una buona conoscenza delle piante. Privilegiando l’utilizzo degli estratti animali, basati su credenze di un’altra epoca, alla crudeltà si aggiunge anche un notevole rischio di contaminazione.

Quali sono le risposte dettate dalla pratica omeopatica?
La prevenzione è fondamentale per questo tipo di approccio. Il vantaggio di utilizzare gli oli essenziali viene dalla possibilità di utilizzarli in aerosol: diffonderli nell’aria che si respira. In questo caso si punta all’ossigenazione, alla lotta anti-virale ed alla stimolazione delle difese naturali. Ecco gli oli essenziali da privilegiare: Eucalipto Globuloso, Eucalipto Radiata, Ravensara Aromatica, Citronella di Ceylon,
Pompelmo, (alcune gocce anche su un fazzoletto) mentre per le frizioni sul petto usare olio di Calophilla Inophilla, Niaouli e Melaleuca alternifolia, per rinforzare le difese naturali. Utilizzare estratto di semi e polpa di Pompelmo per le pulizie degli ambienti (pavimenti, etc.) ed in aggiunta all’acqua di lavaggio degli alimenti. Usare anche aceto di lavanda. Prendere Acerola Vitamina C. Evitare tutto ciò che può affaticare il fegato ed ingombrare i bronchi (cioccolato, fritti, dolciumi, bibite, grassi, tabacco, etc.).
I trattamenti sono l’altra importante fonte per combattere contro il virus. Da usare sono gli stessi prodotti della prevenzione, ma in forma rinforzata, più origano olio essenziale in capsule (da 5 a 8 nei primi giorni), sinergia di Geranio Rosato, Lavanda, Chiodi di Garofano, Cannella (scorza); idrolati di Alloro Nobile, Timo Zygis, Garofano, dieta di brodo vegetale e tanto riposo.

di Sonia Tarantola

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