Million Dollar Baby. La boxe secondo Eastwood

Un film toccante, dei grandi interpreti. Un pellicola che farà parlare di sé. Per tutti gli amanti di Eastwood e della boxe.

Frankie/Eastwood, allenatore e manager di pugili, trascorre le
giornate nella sua palestra in compagnia dei propri fantasmi e del
custode Scrap/Freeman – amico di vecchia data, ex pugile
professionista, una sorta di grillo parlante moderno – in mezzo
all’odore di candeggina, sudore e sangue di chi si allena con la
speranza o l’illusione di riscattare sul ring la miseria della
propria vita.

Maggie/Swank – “troppo vecchia per diventare pugile”- è
disposta a tutto pur di realizzare il proprio sogno e afferrare
l’occasione che può dare un senso alla sua esistenza.

La boxe però è solo un pretesto per raccontare,
con sensibilità inaudita e totale assenza di retorica, una
storia fatta di drammi personali, di rimpianti, di scelte
controverse e delle ineluttabili responsabilità
dell’amore.

Gli interpreti sono impeccabili, composti e veri, ma Eastwood-
vecchio come non lo avevamo mai visto- da solo riempie lo schermo
ed è immenso.


Gioia Sottocasa

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