
Ha dato il via ai concerti ad alta quota ben 28 anni fa distinguendosi sin dall’inizio per il rispetto delle terre alte. Sancito anche da un manifesto.
In attesa di Destroyed: il nuovo lavoro di Moby.
Per annunciare la pubblicazione del suo nono album in studio Moby
regala attraverso il suo sito un EP digitale con tre
canzoni tratte da Destroyed, corredate da tre
cortometraggi di cui lo stesso artista ha curato la regia.
Chi segue il suo Moby Journal ha avuto modo anche
di assistere alla nascita, passo dopo passo, del progetto,
perché il musicista ha cura di postare diligentemente ogni sua
ricognizione, ogni sua ripresa, per condividere con la sua
community luoghi, inquadrature e brevi considerazioni. “Per qualche
ragione io adoro realmente magazzini e spazi industriali vuoti,
abbandonati” scrive Moby postando un
Breve film davvero, davvero lento riguardo a dei magazzini
vuoti (2 dicembre 2010). “Gli spazi vuoti e un po’
desolati mi piacciono molto”.
Destroyed promette di restituire alcuni sprazzi di
queste perlustrazioni, dei suoi viaggi in mezzo mondo, della vita
“on the road” da un punto di osservazione inconsueto: il molto
tempo trascorso in spazi chiusi, artificiali, come le camere
d’hotel, gli aeroporti, i camerini, i magazzini. Che esercitano su
di lui uno strano fascino metropolitano. Che, da artista,
ritrasmette.
L’album e il libro fotografico ci permettono uno
sguardo intimo nel mondo di Moby e nel suo processo creativo di
artista. Sia la musica che le foto sono state create nello stesso
periodo e traggono ispirazione dallo strano e sublime mondo di un
tour. Le canzoni sono spesso state composte in piena notte nelle
camere d’hotel di mezzo mondo. Una sorta di colonna sonora perfetta
per le città vuote delle 2 di notte. Destroyed evoca emozioni
notturne di ansia e di isolamento ma anche di quieta solitudine. Il
risultato è una raccolta di 15 brani che preannunciano
emozioni sconcertanti e avvolgente bellezza: un album ricco di
melodie suadenti, non invadenti.
Prodotto dallo stesso Moby e mixato da Ken Thomas
(che ha lavorato con David Bowie, Queen, Sigur Ros e M83),
Destroyed è stato registrato utilizzando attrezzature
analogiche d’epoca e mixato con un banco Neve del 1972 degli Abbey
Road Studios di Londra. Un lavoro compatto che dà il suo
meglio se ascoltato per intero durante la notte mentre la
città va a dormire.
Moby si
porta con sé una macchina fotografica, ovunque vada.
Destroyed è la parte finale di un cartello luminoso di
sicurezza che diceva “Unattended luggage will be destroyed” (il
bagaglio non ritirato verrà distrutto), un’insegna fotografata
all’aeroporto La Guardia di New York deserto, di notte. “Uno degli
scopi delle mie foto – spiega l’artista – è quello di rendere
‘strano’ il normale e normale l’insolito”.
Giacché
siete online, e se siete studenti, produttori indipendenti
o movie maker, Moby
ha anche caricato sul sito Mobygratis.com l’intero album
Wait for me. Quindi, è possibile utilizzare anche
quelle tracce, oltre alle 100 già disponibili, per sonorizzare
i film.
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