
La direttiva dell’Unione europea contro l’usa e getta è ancora un esempio isolato: il nostro pianeta rimane sommerso di rifiuti di plastica monouso.
Il Mondiale brasiliano del 2014 si annuncia come il più ecologico nella storia della manifestazione. Compensazione delle emissioni, biocarburanti ed eco-stadi.
Un evento di questa portata non può che avere un enorme
impatto, un’elevatissima impronta ecologica. Lo sanno bene gli
organizzatori, che, grazie ad un rapporto stilato lo scorso maggio,
hanno calcolato che le emissioni totali della competizione
ammonteranno a ben 2,7 milioni di tonnellate.
È lo stesso Jerome Veckle, segretario generale della FIFA,
a toccare questo tema, in un recente post pubblicato sul sito
ufficiale della federazione: “Solo i trasporti, internazionali e
locali, saranno responsabili dell’80% delle emissioni. Per questo
abbiamo avviato progetti per la loro riduzione e compensazione”, ha
scritto.
Biodiesel da olio riciclato. Ecco allora che,
nella patria del biodiesel, i bus delle delegazioni partecipanti
verranno alimentati da biodiesel composto per un 20% da olio
riciclato. Ad occuparsene sarà la Biotechnos Projetos Autossustentáveis,
azienda con sede a Santa Rosa, nello stato del Rio Grande do Sul.
Renderà operative 40 sedi per la produzione di biocarburante,
dislocate nelle varie città ospitanti le gare. La prima è
già operativa a Rio de Janeiro.
I cieli verdi del Brasile. Così si chiama
il progetto, in atto già da due anni, che
permetterà alle compagnie aeree brasiliane di ridurre i
consumi di carburante, le emissioni e l’inquinamento acustico.
Grazie allo studio di rotte precise e quote di volo pensate per
ridurre sprechi e consumi. Si è calcolato che per ogni volo in
arrivo e in partenza dall’aeroporto internazionale di Brasilia,
potrà risparmiare più di 700 kg di CO2, che tradotti
significano quasi 300 litri di carburante.
Eco-stadi. Saranno il fiore all’occhiello dei
Campionati. A partire dal mitico Maracanà, ristrutturato poco
tempo riciclando i materiali recuperati durante il restauro. Le
sedute di questo stadio sono realizzate
con la plastica riciclata dalle bottiglie in PET di uno degli
sponsor ufficiali della Coppa. L’energia elettrica proverrà da
1500 moduli fotovoltaici installati sulla copertura, mentre gli
inverter sono forniti da un’azienda italiana. Ma è lo stadio
di Brasilia, il Mane Garrincha, ad attirare di più
l’attenzione. È infatti una delle pochissime strutture al
mondo ad aver ricevuto la certificazione LEED Platinum:
fotovoltaico in grado di produrre 2,5 MW, recupero dell’acqua
piovana per i bagni e l’irrigazione del campo, riciclo dei
materiali da costruzione.
Grazie alla FIFA e all’impegno dell’amministrazione brasiliana, i
prossimi Campionati saranno ricordati anche per essere stati quelli
con un minor impatto ambientali di sempre, o perlmeno da quando
questa si misura.
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