Mucca Pazza: un’ipotesi interessante

Una nuova teoria ricostruisce le origini del morbo Mucca Pazza. La risposta ai dubbi di ricercatori e consumatori potrebbe risiedere nell’abuso di un diffusissimo pesticida.

Dopo anni di autofinanziamento e fai da te, Mark Purdey,
allevatore e ricercatore del Somerset, ha ottenuto la pubblicazione
dei suoi studi sulla BSE nelle pagine di un’autorevole rivista
medica. Purdey ha scoperto che, in una situazione di squilibrio tra
quantità di rame e manganese nell’organismo, i prioni,
proteine che proteggono il cervello dagli effetti nocivi delle
sostanze chimiche, si alterano fino a provocare l’insorgenza del
morbo.

I primi casi di mucca pazza in Gran Bretagna risalgono agli anni in
cui, su imposizione del Ministero per l’Agricoltura, veniva
somministrato agli animali il trattamento con un pesticida
organofosfato, il Phosmet, usato per combattere l’infestazione
della mosca parassita Hypoderma bovis. Il trattamento prevede che
il pesticida venga versato lungo la colonna vertebrale
dell’animale.

La ricerca di Purdey dimostra che il Phosmet cattura il rame, ed
evidenzia che gli animali, in quello stesso periodo, venivano
alimentati con mangimi ricchi di manganese. I prioni, poveri di
rame e intossicati dal manganese, reagivano sviluppando il
morbo.

Anche in Francia, le ricerche di Purdey, evidenziano che i primi
casi di BSE si hanno in Bretagna, la prima regione francese ad aver
utilizzato il Phosmet sui bovini.
Da verifiche effettuate sul campo risulta che, ovunque si sia
sviluppato un ceppo di BSE, animali e uomini sono stati esposti a
carenze di rame ed eccesso di manganese. Ricordiamo, solo per fare
qualche esempio, che gli organofosfati sono presenti nei fungicidi
utilizzati in agricoltura e che nell’industria delle vernici si fa
largo uso di manganese.

I riconoscimenti ufficiali alla teoria Purdey sono arrivati
recentemente, quando un’équipe di biochimici
dell’Università di Cambridge ha “scoperto” che quando al
rame viene sostituito il manganese, i prioni reagiscono
comportandosi come quando insorge la BSE. Il Ministero
dell’Agricoltura Britannico a questo punto ha promesso di
finanziare le ricerche di Purdey.

Se le ricerche proseguiranno (nonostante le minacce a cui Purdey
è stato sottoposto) e i risultati saranno presi in
considerazione, potrebbero emergere serie responsabilità
nella questione mucca pazza. Tutto ciò è successo,
secondo l’allevatore Purdey, a causa di un pesticida usato per
combattere una mosca che, innocua per la salute dei bovini, provoca
però alcuni inestetismi alla pelle dei bovini, sgraditi
all’industria del pellame.

Fonti:
The Guardian, Mad cow, Bretons and manganese, G. Monbiot, 23
novembre 2000.
British Journal of Nutritional & Environmental Medicine 1994,
4, 43-82

Paola
Magni

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