
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
Il ministro dell’ambiente brasiliano ha annunciato l’istituzione di una Forza nazionale di sicurezza ambientale permanente per proteggere l’Amazzonia dalla deforestazione.
Il governo brasiliano ha annunciato la creazione di un reparto
speciale federale per la protezione della foresta amazzonica, dove
sono in aumento negli ultimi anni i casi di deforestazione da parte
dell’industria clandestina del legname. La ministra dell’Ambiente,
Isabella Texeira, ha annunciato che la Forza nazionale di sicurezza
ambientale permanente sarà integrata da elementi delle forze
armate e risiederà stabilmente nella regione amazzonica, che
occupa circa 4 milioni di chilometri quadrati del Brasile
(più di 13 volte la superficie dell’Italia).
“Non ce ne andremo più dall’Amazzonia, nemmeno quando
cominceranno le piogge, perché tutti aspettano che ce ne
andiamo nella stagione delle piogge per cominciare la
deforestazione. La nostra presenza sarà di 365 giorni
all’anno e si avvarrà della collaborazione di esercito,
marina, aeronautica e anche dei servizi di intelligence militare”
ha assicurato la Texeira, che ha annunciato ‘tolleranza zero’
contro il disboscamento selvaggio della regione.
Secondo gli ultimi dati raccolti con l’utilizzo dei satelliti,
nello scorso mese di agosto sono scomparsi 522 chilometri quadrati
di foresta pluviale, il doppio rispetto allo stesso mese del 2011.
A settembre, l’area devastata è stata di 282 chilometri
quadrati, contro i 213 del settembre dell’anno scorso.
“Dei 522 chilometri quadrati andati distrutti ad agosto, il 40 per
cento è associato al disboscamento illegale mentre il
restante 60 per cento è dovuto a degrado naturale a ad
incendi, più frequenti nel periodo secco”, ha precisato la
ministra.
Gli stati più colpiti dalla deforestazione sono quelli di
Parà, dove si concentrano i maggiori progetti idroelettrici
e minerari, e il Mato Grosso.
Tra agosto e settembre, l’organo di controllo ambientale ha posto
sotto sequestro 10.600 tronchi abbattuti, 32 trattori, 12 camion,
numerose motoseghe e armi da fuoco.
La deforestazione in amazzonia viene eseguita col metodo ‘taglia e
brucia’: prima si abbattono gli alberi e poi si incendia il
sottobosco rimanente. Un sistema che arreca gravi danni al terreno
in quanto la cenere fertilizza per poco tempo, mentre la
distruzione del sottobosco devasta l’habitat della foresta pluviale
accelerando fenomeni erosivi del terreno.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Una spedizione di ricercatori svedesi nel mar Baltico si è imbattuta in bolle di metano molto più in superficie del previsto. E potrebbero essercene altre.
In Russia si vuole autorizzare l’abbattimento di oltre 762 ettari di foresta. Le ruspe, oltre al turismo di massa, sono l’ennesima minaccia al fragile ecosistema del Bajkal, che contiene il venti per cento dell’acqua dolce non congelata di tutto il Pianeta.
Una mappa del Guardian mostra come l’inquinamento dell’aria in Europa sia diffusissimo. La Pianura Padana tra le aree peggiori in assoluto.
Nove giudici si sono espressi contro il marco temporal, la legge che avrebbe tolto il diritto dei popoli indigeni a vivere sulle loro terre.
Arriva anche in Italia una proposta di legge per il reato di ecocidio. Jojo Mehta, fondatrice di Stop ecocide International, spiega perché è essenziale.
Nonostante indicazioni contrastanti da parte degli studi, la Commissione europea non vuole applicare un principio di precauzione sul glifosato.
L’università Queen Margaret di Edimburgo ha annunciato la scoperta di una sostanza in grado di sostituire l’olio di palma.
L’ong African parks ha acquistato il più grande allevamento di rinoceronti bianchi del mondo e ha deciso di reintrodurli nel loro ambiente naturale.
Il Sinodo dei Vescovi che si terrà a ottobre compenserà le proprie emissioni di CO2 con il supporto del progetto Impatto Zero di LifeGate.