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Dal 2004 i Train to Roots esportano cultura e tradizione dalla
Sardegna, l’isola al centro del Mediterraneo.
Sono stati headliner dei maggiori festival reggae italiani e
vincitori dell’Italian reggae contest come miglior reggae band
emergente del 2006 al Rototom Sunsplash.
Tra gli oltre cento concerti vantano performance con Misty in
Roots, Easy Star All Star, Sud Sound System, Junior Kelly e i
Terrakota.
Inizio concerto e diretta ore 22:00
L’ingresso per la serata con Train To Roots presso Caffè del
Progresso C.so San Maurizio, 69/B – Torino di Martedì 7
aprile è gratuito ma si accede previa prenotazione scrivendo
a [email protected]
Si invitano i partecipanti ad arrivare entro le ore
21:30
Sono attivi anche come backing band, con il nome Train to
Riddim: hanno suonato roots version per artisti nazionali e
internazionali, tra cui Dr.Boost, Chanter ed Errol Bellot, Rankin’
Joe e Al Cambell, icone jamaicane del dj style. Oltre ad essere una
grande emozione e anche un momento di grande studio e crescita
collettiva del gruppo.
La band ha collaborato con nascenti etichette sarde come la Big
Island Family Rec. e la Sardinia Reggae Records, producendo riddim
propri, poi stampati su 7 pollici. Sa Gana, prodotto con la Big
Island, missato da King Kietu (B.I.F.) e distribuito da Dubwise
UK, è stato protagonista di un percorso di diffusione
capillare.
Nella primavera 2007, fra le mura dell’T.T.R Orange Station Studio
di Sassari, con un suono tipicamente anni Settanta, nasce l’idea
del nuovo album, TERRA E ACQUA.
L’accurata ricerca di sonorità e le ritmiche suggestive ed
incalzanti prettamente roots, che lasciano spazio a melodie
più leggere tipicamente lovers, sono il tema portante del
nuovo lavoro,.
È molto forte il rapporto fra i Train to Roots e la propria
terra, la Sardegna, e il bisogno di esprimere i propri disagi,
disappunti ed eventuali soluzioni e speranze che prendono vita
nell’isola, ma si ritrovano in qualunque altra realtà.
TERRA E ACQUA perché sono il simbolo per eccellenza di vita
e fertilità.
La registrazione è stata effettuata tra maggio e dicembre
2007 da Nicola Tranquillo nel suo Studio di San Nicola La Strada, a
due passi da Caserta. Qui il gruppo, un po’ per caso, registra la
propria rivisitazione di un classico della musica italiana, Amarsi
un po’ di Lucio Battisti, che si adatta particolarmente bene alla
ritmica in levare.
Nel disco, oltre all’italiano, è presente l’inglese, che
permette l’ascolto e la comprensione in tutto il mondo, e la lingua
sarda in due diverse varianti: sardo-logudorese e
sardo-campidanese. Questi diversi linguaggi presentano il roots
reggae della band isolana come una sorta di cassa di risonanza,
dove amplificare l’intreccio di culture e le contaminazioni
musicali tipiche della Sardegna e del suo essere al centro del
Mediterraneo
Le collaborazioni con altri artisti i Train To Roots le
intendono come un percorso che rappresenti un punto d’incontro
culturale al centro del Mediterraneo. Per le registrazioni
dell’album hanno invitato Ranking Joe, giamaicano, che al meglio
interpreta un’insistente ritmica step, Sergente Garcia, francese,
che canta in spagnolo un brano lovers e di Roots Man I, sardo ma
vive a Firenze, che propone la sua originale versione del Sa Gana
Riddim.
Sono inoltre presenti Sensitive Dub, King Kietu della Sardinia Bass
Legalized e i napoletani Dabol, che propongono le alcune versioni
dub.
L’album è stato masterizzato allo Sterling Sound Studio di
New York da Will Quinnell.
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