No alla mercificazione dell’acqua

Diritto inalienabile e bene comune dell’umanit

Opponendosi alle politiche dei paesi industializzati riuniti a
Kyoto, in occasione del Terzo Forum mondiale dell’Acqua, che mirano
a privatizzarne la gestione in tutto il mondo, i movimenti riuniti
a Firenze chiedono che essa sia ritenuta un bene fondamentale e non
negoziabile dell’umanità. Che sia gestita con il massimo
coinvolgimento democratico delle cittadine e dei cittadini,
costituendo parlamenti di bacini, consulte locali e un parlamento
mondiale dell’acqua.

In alternativa al finanziamento privato, i rappresentanti delle
numerose organizzazioni e associazioni propongono forme pubbliche
di finanziamento per la gestione dell’acqua, mediante “una
fiscalità generale di tipo progressivo”, per garantire a
tutta la popolazione una fornitura d’acqua di qualità
adeguata nella misura necessaria alla vita. Una volta pagate le
tasse in base al proprio reddito, si pagherebbero soltanto i
consumi che eccedono la quantità minima d’acqua (40 o 50
litri pro capite al giorno). In questo modo verrebbero penalizzati
gli sprechi, grave problema in molti dei Paesi “sviluppati”, tra
cui l’Italia, dove il consumo medio pro capite per usi domestici si
aggira sui 250 litri al giorno (il più alto dell’Ue).

Altra proposta: la “water tax”, tassa sul consumo delle acque
minerali, da destinare al miglioramento della rete idrica pubblica
e a un fondo di solidarietà internazionale per migliorare
l’accesso all’acqua in tutto il mondo. Sempre a proposito delle
acque minerali, il “movimento dei movimenti” propone un controllo
sui prezzi e il controllo della qualità anche dopo
l’imbottigliamento, con l’intervento delle autorità
sanitarie locali.
Per quanto riguarda l’agricoltura, invece, la proposta del Forum
Alternativo è di incentivare il risparmio d’acqua favorendo
coltivazioni adeguate al territorio e concedendo finanziamenti
agevolati per l’introduzione di impianti di irrigazione a basso
consumo.

Tramite agevolazioni fiscali dovrebbero essere incentivati anche
sistemi di risparmio e riciclo dell’acqua per uso domestico.

Paolo Scopacasa

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