
Niente immagini fuorvianti e trasparenza sull’utilizzo dei mangimi ogm sull’etichetta: il ddl sulla competitività agroalimentare.
Della differenza tra un cibo sopraffino e un suo surrogato s’accorge il palato e l’occhio attento, attenzione al falso cioccolato.
Attenzione al falso cioccolato . In Italia, se nel cremino ci sono grassi vegetali, è
obbligatorio scrivere sulla confezione che si tratta non proprio di
cioccolato puro con burro di cacao, ma di “surrogato” di
cioccolato. O – era obbligatorio.
Invece, secondo la Corte di Giustizia dell’Unione europea, le
sostanze vegetali diverse dal burro di cacao “non modificano la
natura del cioccolato stesso”.
L’Italia e la Spagna avevano imposto a quei prodotti al cacao che
non usano burro di cacao ma grassi vegetali (una specie di
margarina di cioccolato) il nome di “surrogati di cioccolato”.
Denominazione che, secondo Bruxelles, impedisce la libera
circolazione delle merci e sottopone i produttori a spese eccessive
di confezionamento.
Nell’Unione Europea, la produzione di cioccolato è
regolamentata da una direttiva del 1973, che fissa il contenuto
minimo di burro di cacao, e da una seconda direttiva, varata nel
2000 ma che entrerà in vigore a giugno, che autorizza
l’aggiunta di sostanze grasse vegetali fino ad un massimo del 5%.
Proprio su questa direttiva s’era scatenata un’ondata di proteste,
perché il sospetto è che potesse consentire ai
produttori addirittura l’uso di grassi transgenici.
Secondo la UE, per tutelare i consumatori è sufficiente
l’indicazione sull’etichettatura: “contiene grassi di
sostituzione”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Niente immagini fuorvianti e trasparenza sull’utilizzo dei mangimi ogm sull’etichetta: il ddl sulla competitività agroalimentare.
Una petizione firmata da oltre un milione di persone in 21 Paesi europei, Italia inclusa, chiede l’etichettatura obbligatoria per latte, carne, uova e formaggi derivanti da animali che sono stati nutriti con Ogm.
L’ UE, ha preso decisione sull’etichettatura: d’ora in avanti, se la presenza di Ogm supera lo 0,9% sarà obbligatorio indicarlo al consumatore
L’UE ha dato un’altra prova della sua determinazione a mantenere ferma la sua posizione sulle etichette ai cibi OGM.
USA: l’etichetta sul cibo OGM potrebbe diventare obbligatoria dopo un referendum indetto dallo stato dell’Oregon.
Sulle etichette negli Usa, sarà possibile vedere il marchio BIO. Vi saranno ispettori che verificheranno che gli ingredienti siano privi di residui chimici.
Il Parlamento Europeo sta dibattendo le proposte volte a ottenere una più trasparente e chiara informazione sui cibi OGM tracciati.
I pesci pescati in mare aperto dovranno recare informazioni sull’area di cattura. Con l’etichettatura del pesce il consumatore sarà più tranquillo.
La Commissione europea ha presentato al Consiglio e al Parlamento una serie di nuove norme riguardanti gli OGM.