Odette Toulemonde

E’ la piacevolezza racchiusa in questi racconti a rendere il libro davvero incantevole.

Otto racconti sulla felicità. Felicità raggiunta,
felicità anelata, felicità negata, felicità
solo intravista. Felicità sbiadita, dimenticata.
Otto racconti in questo libro di Eric-Emmanuel Schmitt, già
autore di “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano”.
Si sente delicatezza e semplicità leggendo, quelle
sensazioni così apparentemente comuni, ma così rare
da provare.

Odette Toulemonde è la protagonista di uno dei racconti,
ma è anche protagonista del film omonimo diretto dallo
stesso Schmitt. Vedova quarantenne, innamorata del suo scrittore
preferito, lo vuole incontrare, vuole una dedica sul suo libro. E’
eccitata e agitata al solo pensiero, lo pensa da giorni, e quando
lo incontrerà si farà d’un tratto muta, le parole le
si bloccheranno in gola. Mormorerà deglutendo solo una parte
del suo nome e si troverà sul libro la dedica: “Per Dette”.
“Calmati, Odette, calmati!”. Come rimedierà
Odette/Dette?

C’è poi una galleria di donne: sole, cattive,
malinconiche, enigmatiche. Una sfuggente giovinetta scalza, la
miliardaria senza cuore. Una moglie insospettita dagli
atteggiamenti ambigui del marito. Donne imprigionate in un gulag
che vogliono scrivere “il più bel libro del mondo” per le
loro figlie.
Tutti questi personaggi arrivano a noi lettori con la dolcezza di
una poesia, con la delicatezza di una carezza. E’ vero, a volte i
temi sono duri, ma l’autore sa far trasparire dolcezza anche con
ironia, toni lievi e pacati.

E’ la piacevolezza racchiusa in questi racconti a rendere il
libro davvero incantevole.
Una bella idea per un dono di Natale questo libro, per regalare un
po’di felicità e molte emozioni.

 

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