
Vecchi e nuovi ogm sono sottoposti alle stesse regole, ma ora le cose potrebbero cambiare. Una petizione vuole evitare questo rischio.
OGM
La sfida delle multinazionali biotech che vogliono imporre a noi
tutti gli OGM (organismi geneticamente modificati) per ammortizzare
i colossali investimenti che in essi hanno fatto e per avere, come
dice George Monbiot, di The Guardian “il controllo della produzione
e commercializzazione della merce più importante nel mondo
intero, il cibo”, è basata sulla diffusione di dati
ingannevoli, oltre che su azioni molto spesso eticamente
discutibili.
In questo libro, che raccoglie gli interventi dei massimi esperti,
sia tra scienziati che tra economisti, sul tema delle biotecnologie
in agricoltura, troverete quello che non avreste dovuto sapere
sugli OGM, quello che si cela dietro all’asserzione “gli OGM
potranno sconfiggere la fame nel mondo”.
Con questo libro potrete comprendere come la fame nel mondo non
dipenda da una carenza di produzione, ma da un¹economia
globale che condanna i paesi poveri ad esportare la loro
agricoltura di sussistenza, e come la fame nel mondo potrà
soltanto crescere con la diffusione degli OGM.
Gli OGM non solo producono in realtà di meno ed inquinano di
più, non solo mettono a repentaglio salute ed ambiente, ma
distruggono anche la sovranità alimentare dei paesi in via di
sviluppo e la libertà di scelta dei cittadini.
Essi non sono che una strategia alternativa di dominio e di
conquista dei territori, attraverso una nuova forma di
colonizzazione, che impone il pagamento dei brevetti ad ogni
risemina e che si vale del pugno di ferro di organismi
internazionali, come il WTO, in cui le industrie ed i paesi ricchi
hanno la voce più forte.
L’autore
Laura Silici ha curato questa raccolta di testi presentati la prima
volta in Italia durante un grande convegno a Roma (che LifeGate
ha seguito e dato resoconto) promosso da Fabrizia Pratesi, di
Equivita.
Equivita è un comitato di scienziati e di
opinion leaders che focalizzano l’attenzione sui temi
dell’etica della ricerca.
Equivita
Comitato Scientifico Antivivisezionista
Via P. A. Micheli, 62
00197 Roma
Tel. +39.06.3220720
Fax +39.06.3225370
emailto: [email protected]
www.antivivisezione.it
c/c postale:88922000
… una frase
La censura che le multinazionali “biotech”
hanno a lungo imposto ai media rende quasi impossibile per il
cittadino avere idee chiare sull’argomento.
Andare in libreria per…
Avere idee chiare sull’argomento. Food for mind…
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Vecchi e nuovi ogm sono sottoposti alle stesse regole, ma ora le cose potrebbero cambiare. Una petizione vuole evitare questo rischio.
La Commissione europea apre ai nuovi ogm e, al contrario di quanto stabilito da una sentenza della Corte Ue, sostiene la necessità di una nuova legislazione per regolamentarli.
Bloccato alla Camera quello che, secondo un fronte di associazioni, era un rischio di apertura ai nuovi ogm. Lo stesso giorno il Senato ha approvato all’unanimità la legge sul biologico.
La Fda ha ritenuto sicuro il consumo alimentare di maiali ogm e ha espresso parere positivo sul loro potenziale utilizzo nella produzione di farmaci e nei trapianti di organi.
La folle corsa al cibo fake, come la carne finta creata con la soia ogm, ignora l’importanza della diversità dei nostri cibi e delle culture alimentari. È una ricetta per accelerare la distruzione della Terra e della nostra salute.
Entro l’anno nei fast food statunitensi saranno venduti gli Impossible burger, hamburger completamente vegetali che hanno il sapore e l’aspetto della carne.
Monsanto nel mirino dei giudici per i suoi prodotti a base di glifosato, questa volta in Brasile dove l’erbicida è ampiamente utilizzato per le colture intensive di soia.
Secondo la Corte di Giustizia europea le tecniche di mutagenesi potrebbero comportare gli stessi rischi per l’ambiente e la salute degli ogm.
Uno studio recente afferma che il mais ogm non comporterebbe rischi per la salute umana, animale e ambientale: FederBio, dopo averlo attentamente analizzato, ne elenca tutte le inesattezze. E le segnala ai comitati etici delle università che lo hanno divulgato.