
Secondo uno studio, molti genitori chiedono ad Alexa di leggere ai bambini al posto loro: ma quanto sono utili le letture ad alta voce? E a che età partire?
Una riflessione sui tempi e sui luoghi, dalla cella di un monaco per attraversare le strade che raccontano la vita. Enzo Bianchi riesce a parlarci di spiritualità senza essere dogmatico. Riesce a far emergere quelle domande che, più o meno segrete, tutti abbiamo nei nostri cuori.
Osservare la propria vita, ripercorrerne i momenti. Sorridere.
Chiudere gli occhi, come a non voler vedere. Ridere, per la gioia.
Strizzare le labbra, per il dolore. Lo si fa pensando alle
stagioni, ai momenti che abbiamo vissuto, e alle cose, ai fatti e
alle persone che hanno dato senso a quelle stagioni. E a quelle
future, che talvolta spaventano, talvolta affascinano. Succede di
fare dei bilanci (soprattutto alla fine dell’anno). Leggendo questo
libro verrà naturale farlo con le stagioni della nostra vita
passata.
Dalla cella, non luogo di prigione, ma luogo eletto di
osservazione meditativa, parte un’osservazione attraverso luoghi e
tempi. Dai luoghi dell’infanzia, il natio Monferrato, la vita di
cortile e poi i luoghi della maturità, Torino,
l’università, l’isola greca di Santorini. Per ritornare
nella cella, luogo di preghiera, di meditazione e di raccoglimento.
I giochi d’infanzia, la vendemmia, il vino, la festa, i
momenti trascorsi insieme, dove i gesti di solidarietà tra
amici erano gratuiti e spontanei, i falò sulle colline che
venivano accesi per segnalare l’inizio e la fine dell’estate, il
Natale, il giorno della memoria dei defunti, la vita di cortile,
l’intimità della sua famiglia.
Leggendo ci si rende conto che quelli che stiamo attraversando
non sono solo luoghi fisici, ma anche luoghi dell’anima: accendono
delle luci sui luoghi interiori dando modo di pensare, di porsi
domande di più ampio respiro.
Ogni stagione della vita ha in serbo dei luoghi da ricordare,
delle emozioni che ci formano, che ci indirizzano sul nostro
percorso. “Ogni cosa alla sua stagione” ci dà l’idea del
tempo che scorre, più o meno lentamente, e che passando
lascia un segno in noi.
Perché ci piace questo libro? Perché Enzo
Bianchi riesce a parlarci di spiritualità senza essere
dogmatico. Riesce a far emergere quelle domande che, più o
meno segrete, tutti abbiamo nei nostri cuori. Riesce a fare
riflettere, credenti e non, praticanti e non, toccando le corde
della nostra sensibilità con un tocco lieve, ma decisivo. Ci
parla come ci parlerebbe un amico. Ci racconta la sua vita e ci fa
pensare alla nostra, mettendoci inevitabilmente in
discussione.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo uno studio, molti genitori chiedono ad Alexa di leggere ai bambini al posto loro: ma quanto sono utili le letture ad alta voce? E a che età partire?
La città umbra si prepara ad accogliere la seconda edizione del festival di narrazione per bambini e ragazzi Birba chi legge, Assisi fa storie. Titolo scelto per quest’anno è Sette volte bosco, per un appuntamento libero dalla plastica.
Abbiamo curiosato tra le ultime uscite e le prossime novità: ecco 5 libri di cucina che vi consigliamo per reidratarvi con gusto, imparare a usare spezie ed erbe e cucinare per tanti amici (anche senza fornelli) per tutta l’estate!
Un libro illustrato per bambini sul declino dei combustili fossili e il bisogno di passare alle fonti rinnovabili. Con Ciao ciao petrolio Harriet Russell parla alle nuove generazioni, incoraggiandole ad avere cura del Pianeta.
In una scuola di Milano le difficoltà di linguaggio ed espressione si affrontano con l’empatia. Quella che nasce tra i bambini e un “cane lettore” che li accompagna nelle attività scolastiche.
Cinque libri per bambini sulle famiglie arcobaleno, per raccontare loro l’amore, al di là degli stereotipi di genere e di ogni intolleranza
Scegliere libri per bambini dedicati alla natura è il modo ideale per avvicinare i più piccoli al tema dell’ecologia. Se volete spunti, ecco qualche titolo
Tiziano Terzani scriveva questo libro tra 2001 e 2002, immediatamente dopo l’attacco alle Torri Gemelle. Ricordiamo il suo lungo pellegrinaggio di pace che non smette mai di essere attuale.
Maestro in pensione, Antonio La Cava gira i borghi più remoti della Basilicata col suo Bibliomotocarro. “Non volevo invecchiare in un Paese di non lettori”.