Ora è più facile fare acquisti verdi

E’ nato un sito per acquisti eco. Si può trovare dalla carta ai motorini elettrici, dalle scarpe Ecolabel agli strumenti per il risparmio idrico fino ai materiali per la bioedilizia.

E’ nato un sito per fare “shopping verde”, dedicato alle
amministrazioni pubbliche (che acquisti ecologici devono farne per
legge, però non sanno dove trovarli) e alle aziende. Ma che
è, naturalmente, aperto a tutti. Con AcquistiVerdi.it
da oggi è un po’ più facile trovare prodotti e
aziende che rispettano i criteri degli acquisti amici dell’ambiente
(in inglese Green Public Procurement, GPP).

Il sito ha già centinaia di aziende registrate: vi si
trovano, cercando tra le categorie ‘in ufficio’, ‘in casa’ e
diverse altre, il fior fiore delle offerte ‘eco’ e anche ‘etiche’:
pavimenti in bamboo prefiniti, colle e vernici ecologiche,
cooperative che impiegano lavoratori svantaggiati, pannelli solari
flessibili e ultraflessibili per barche a vela o caravans…

Navigare tra questi prodotti, davvero introvabili a volte,
è bello. Per qualcuno, è anche utile. Anzi,
necessario. Sindaci, enti e aziende pubbliche, col nuovo decreto
del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio (n. 203
del 2003 con la circolare ministeriale dell’8 giugno 2004) devono
riuscire a coprire il fabbisogno annuale di manufatti e beni con
una quota del 30% di prodotti ottenuti da materiale riciclato.
Oltre a ciò una direttiva europea (2004/18/CE) indica agli
enti appaltanti di richiedere per i beni e i servizi determinate
caratteristiche ambientali, ad esempio il possesso di sistemi di
gestione ambientale o di marchi ecologici…

L’impegno e la sensibilità
delle aziende non mancano: lo dimostrano i marchi di prodotto
ambientali (Ecolabel, FSC, PEFC, ANAB, ecc.), le Certificazioni di
Processo (ISO 14001, EMAS), i Bilanci Ambientali e l’aumento degli
investimenti in ricerche e tecnologie che consentono produzioni
eco-compatibili. Tanto che nell’ultima edizione del Forum P.A.
è stata dedicata una sezione all’ambiente e in particolare
al tema “La politica degli acquisti verdi nella Pubblica
Amministrazione”.

Eppure ci sono ancora difficoltà. Da un lato, per le
amministrazioni pubbliche, non è sempre facile redigere i
bandi di gara secondo i criteri degli “acquisti verdi”; ci sono poi
difficotà nel rintracciare le aziende che offrono i prodotti
“eco”, la poca visibilità delle le gare che iniziano a
circolare e il timore che vadano deserte.
Dall’altro lato, soprattutto per alcuni settori merceologici ancora
poco diffusi, la debolezza della filiera distributiva, la scarsa
promozione e pubblicità, le piccole dimensioni
d’impresa.

Quindi, ecco l’idea, il nuovo punto di incontro tra domanda e
offerta: niente di meglio che farlo online, accessibile a tutti:
per dare visibilità ai bandi (oltre che attraverso il sito,
anche attraverso una mailing list specifica), per offrire alle
aziende la giusta visibilità ai prodotti e ai marchi
ecologici e le certificazioni ottenute dall’azienda, e, per tutti,
la curiosità e l’interesse per la varietà “verde”,
sempre maggiori.

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