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Oro blu, risorsa per il dialogo

Si parla molto dell?acqua come fonte di conflitti, ma la necessit

L?ha spiegato ai microfoni di LifeGate Radio Christophe Bouvier,
direttore dell?ufficio europeo del Programma delle Nazioni Unite
per l?Ambiente, la ?voce? dell?ONU sui problemi ambientali, a
margine di una conferenza organizzata da Friends of Europe e dalla
European Water Partnership.

?Questo cambiamento climatico ha un effetto enorme sull?acqua:
non sulla quantità, perché la quantità d?acqua
disponibile sul pianeta è sempre quella, ma soprattutto
sulla distribuzione d?acqua nel tempo e geograficamente?.

Quindi ci saranno sempre più regioni con troppa acqua e
regioni che, invece, soffriranno di siccità. L?Unione
Europea ha dato l?esempio con alcune direttive, ha detto Bouvier.
Ma il quadro cambia se consideriamo tutto il ?continente? europeo,
compresa la Russia e le ex repubbliche sovietiche.

?Ad esempio i nostri colleghi dell?Organizzazione Mondiale della
Sanità stimano che sono 100 milioni gli individui sul
continente che non hanno accesso a un?acqua potabile, a un’acqua di
qualità sufficiente. Ci sono 18.000 persone, in gran
maggioranza bambini di prima età, che muoiono ogni anno di
malattie che sono direttamente dovute alla cattiva qualità
dell?acqua?.

L?acqua non è una problema che riguarda solo i governi e
le organizzazioni internazionali. Anche le autorità locali
hanno un ruolo fondamentale nella gestione dei bacini idrici. Senza
dimenticare il contributo dei privati. Il funzionario Onu ha
spiegato che, alla luce della crisi finanziaria globale, c?è
bisogno di un sistema finanziario più sostenibile. Servono
più investimenti a lungo termine. Investimenti che non sono
direttamente legati all?acqua, ma che ne determinano la
qualità.

E’ importante, ad esempio, la tutela degli ecosistemi.
?Investire nei boschi, nella gestione del bacino in questo caso
è un modo di preservare il servizio fornito dalla natura e
il servizio in questo caso è un’acqua direttamente
potabile?.

Si parla molto dell?acqua come fonte di conflitti. Ma per
Bouvier la necessità di trovare un accordo su una risorsa
vitale per tutti rende l?acqua una fonte di dialogo. Anche in
situazioni ad alta tensione.

?C?è l?esempio molto chiaro del Medio Oriente, Palestina
e Israele, un caso nel quale ovviamente non occorre ricordare che
ci sono tensioni importanti, eppure a livello tecnico c?è un
dialogo sulla gestione dell?acqua, che è una risorsa
indispensabile per tutti?.

Gianluca Cazzaniga

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