Con Ortofabbrica, la città diventa oasi

Un anonimo cortile nel centro di Milano, adibito a parcheggio, diventa un’oasi di natura e relax. Questa l’idea di Angelo Grassi.

Il progetto è stato allestito nello stesso spazio della
prima edizione. Si tratta di un cortile chiuso su tre lati da
facciate all’apparenza anonime e neutre, con una struttura
architettonica risalente alla fine del diciannovesimo secolo.

L’allestimento però è del tutto rinnovato: pareti
ricoperte di verde, sedie e tavoli edera, un’azienda
enogastronomica che distribuisce prodotti tipici. Una piccola serra
dove crescono piante mediterranee ed essenze. Un piccolo angolo di
natura che cresce all’interno di Milano.

“Ortofabbrica è un gruppo di creativi che del loro mestiere
hanno fatto un vero e proprio stile di vita – spiega Angelo Grassi,
designer e ideatore del progetto –
è un modo di fare, di fabbricare sostenibile.

All’ombra di un ombrellone vegetale (un traliccio d’acciaio
ricoperto d’edera), Grassi spiega la sua filosofia: “Si può
fabbricare senza inquinare, si può fabbricare divertendonsi,
giocando”.

Ortofabbrica sono quasi due nomi in antitesi: “Orto perché
siamo su un pianeta che ha bisogno di rimanere verde. Nello stesso
tempo dobbiamo continuare a fabbricare, seguendo però i
criteri corretti della sostenibilità, delle energie
rinnovabili. Dobbiamo darci da fare per creare una filiera
operativa sostenibile, con tutti coloro che la vogliano fare”.

Angelo Grassi, si occupa da oltre trent’anni di design, di
progettazione e realizzazione di allestimenti museali e
scenografie: “Oggi sono qui a raccontare ancora cose, perché
sono instancabile. Mi permeto di farlo a Milano perché
è una città che ha bisogno di un pochino più
di orto. E’ possibile cambiare direzione, unendo però le
forze positive, quelle negative non mi interessano”.

Negli ultimi vent’anni ha portato a termine il lavoro di recupero
di un cementificio in disuso, trasformando un’area malsana e
decadente in un centro dedicato al design e all’artigianato, allo
spettacolo, all’arte e al tempo libero.

Riconvertendo l’ex-cementificio in un laboratorio artigianle,
è stato ridotto l’inquinameto per un raggio di 10 Km,
migliorando la qualità dell’aria e riducendo l’inquinamento
acustico.

Una fucina di idee, cultura ed arte, ma anche di aria buona e di
sostenibilità.

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