Osteopatia e sport

Lo sport praticato sia a livello amatoriale che a livello agonistico è fondamentale per mantenere una buona irrorazione dei tessuti e le articolazioni

Ormai abituati a sentire queste frasi, sappiamo che in effetti
mantenere il corpo in esercizio può darci notevoli vantaggi,
ma nello stesso tempo può essere fonte di qualche
inconveniente.

La filosofia legata all’osteopatia si basa proprio sul concetto che
la vita è in movimento: dove c’è il movimento
c’è la vita e dove c’è una buona circolazione
sanguigna c’è la salute. L’ importante è quindi
tenere i nostri muscoli efficienti per permettere il movimento
delle nostre articolazioni ad ogni età.

Il problema si presenta quando lo sport viene praticato in maniera
non corretta e questo sia a livello agonistico che amatoriale. Un
discorso più delicato ancora riuarda i bambini sempre
più precocemente avviati alla pratica di uno sport definito,
in un’età nella quale dovrebbero invece sperimentare il
più possibile tutte le loro abilità motorie in una
fase di costruzione della loro struttura muscolo-scheletrica.

Alcune attività sportive specializzate comportano un uso
asimmetrico del corpo che provoca quindi, a sua volta, asimmetrie
muscolari che condizionano soprattutto in età adolescenziale
la struttura scheletrica. In queste situazioni è auspicabile
l’intervento osteopatico che può individuare in maniera
molto precoce gli eventuali problemi che potrebbero insorgere prima
che si manifestino controllando, per esempio, l’assetto del bacino,
del cranio, l’appoggio dei piedi e la postura. Una caduta sul sacro
può per esempio comportare un disallineamento del bacino,
una sua torsione, che si ripercuoterà sulla colonna creando
una curva compensatoria come pure una distorsione di caviglia che
può pregiudicare nel tempo la postura del soggetto.

Attenzione anche alle persone che svolgono un lavoro sedentario e
che decidono di iniziare dall’oggi al domani un’attività
sportiva per migliorare il loro aspetto fisico perché
leggermente in soprappeso o perché sentono il bisogno di
fare del movimento e scelgono quindi secondo le loro preferenze e
non in base a consigli di personale specializzato. Si verifica
così che una struttura non più abituata al movimento
venga sollecitata da esercizi non adatti alla propria postura e al
proprio corpo determinando l’uso eccessivo di alcuni gruppi
muscolari a discapito di altri e a volte anche in maniera
asimmetrica.

Può succedere che alcuni problemi che sono magari rimasti
silenti perché adattati dal corpo si manifestino con
fastidiosi dolori articolari e infiammazioni muscolo-tendinee che
innescano dei circuiti neurali: dolori che si autoalimentano,
portando ad una cronicizzazione del dolore. In questi casi solo un
intervento mirato può interrompere questo circuito e
ripristinare l’omeostasi intervenendo con tecniche articolatorie
fasciali drenando le sedi più infiammate e sciogliendo le
contrazioni che determinano posture antalgiche e che quindi fanno
lavorare il soggetto in una postura non fisiologica con un
trattamento in grado di ripristinare una corretta mobilità
per portare il soggetto alla consapevolezza dei suoi blocchi, delle
sue contratture e dei suoi atteggiamenti posturali sbagliati
precedentemente memorizzati.

Praticare sport rispettando i propri gusti e le proprie preferenze
senza dimenticare i propri problemi e la propria costituzione
avvalendosi dei consigli di personale specializzato: praticare
regolarmente un buon riscaldamento regolare prima di iniziare
l’attività prescelta insieme allo stretching per allungare
la muscolatura e, al termine della prestazione, per sciogliere quei
muscoli che risultano più affaticati e doloranti.

Cristina Cavalli
osteopata

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