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Un recente rapporto spiega come l’aumento delle superfici coltivate per la produzione di biocarburanti stia favorendo l’aumento dei prezzi alimentari a livello globale, rischiando di affamare milioni di persone.
I prezzi di alimenti come mais, grano, soia, olio di palma, stanno
aumentando vertiginosamente. Colpa certamente di eventi atmosferici
particolarmente intensi come la forte siccità che ha colpito
gli Usa la scorsa estate o dello scarso raccolto avuto in Russia.
Colpa anche dell’aumento nella produzione di biocarburanti a
livello globale.
A rivelarlo è l’ultimo rapporto pubblicato da Oxfam “Bad Bio”, e presentato a Cipro
in occasione del Consiglio europeo dei ministri dell’Energia: “La
normativa europea – dichiara Elisa Bacciotti, responsabile della
campagna Coltiva di Oxfam – richiede che entro il 2020 il
10% dell’energia per i trasporti provenga da fonti
rinnovabili, col fine di rendere il settore più
verde. Questo obiettivo è raggiungibile solo facendo
affidamento su biocarburanti provenienti da colture destinate a
fini alimentari”.
Per raggiungere questo obiettivo infatti l’Ue dovrà
importare da Paesi extracomunitari notevoli quantità
di materie prime o di prodotto raffinato, ricavate da terre che
avrebbero potuto essere destinate alla produzione di cibo. “Entro
il 2020 – prosegue Bacciotti – l’Europa potrebbe avere bisogno di
un quinto di tutto l’olio vegetale prodotto al mondo”. Dal rapporto
si legge che, ad esempio, la terra utilizzata per produrre
biocarburanti per le auto europee avrebbe potuto sfamare 127
milioni di persone in un anno se fosse stata coltivata a grano e
mais.
Nel frattempo i prezzi continuano ad aumentare: in un solo mese –
tra giugno e luglio 2012 – mais e grano hanno visto
crescere il prezzo del 23%. Un aumento così deciso va
a colpire le fasce più deboli della popolazione in particolare
nei Paesi in via di sviluppo, che impiegano più del 75% del
reddito per alimentarsi. In molti casi, continua il rapporto, le
comunità locali devono subire l’espulsione dalle loro terre
per fare spazio alle coltivazioni per serbatoi.
Oxfam chiede quindi con decisione ai governi europei di rivedere la
loro politica sui biocarburanti in un momento nel quale l’aumento
dei prezzi alimentari va a incidere su coloro che hanno un accesso
limitato al cibo.
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