
In presenza di un problema di salute il corpo manda dei segnali precursori. Riconoscerli significa avere uno strumento in più per fare prevenzione.
L’autunno è la stagione ideale per andare a fare incetta di frutti e piante nei boschi; approfittiamo delle giornate di luce tiepida per fare passeggiate
Passeggiando nei boschi troviamo ancora lamponi, mirtilli e more che sono ricchi di zuccheri, vitamine (A, B e C) ed acidi organici. Mentre negli orti abbondano frutti particolarmente energetici come il fico, l’uva, il caco, ed anche la melagrana. Il massimo della concentrazione si ritrova nei frutti oleosi come noci e nocciole. Qui la porzione acquosa, che solitamente si ritrova in un frutto, ha lasciato il posto alle materie grasse, che sono particolarmente caloriche (650 calorie per 100 g di nocciole). Sono ideali per uno spuntino energetico perché ricche di vitamine (A, B, C, E) e sali minerali tra cui il calcio.
Per i cultori della birra fatta in casa, è il momento di raccogliere i fiori del luppolo che con il loro aspetto di lampioncini verdi adornano siepi e reti divisorie. Nei prati e a ridosso dei muretti soleggiati possiamo trovare il finocchio selvatico carico di semi profumati che si usano per decorare pane e dolci oppure per fare tisane digestive.
Autunno vuol dire anche andare per funghi: per coloro che li sanno riconoscere si scatena una vera competizione a chi trova questo prezioso bottino, altamente proteico e ricco di sali minerali. Ben riconoscibile è il fiore giallo tipo “margherita” della pianta del topinambur che cresce sulle sponde dei fiumi e a margine dei campi coltivati. Questa pianta infestante nasconde nel terreno il suo tubero simile per molti aspetti alla patata, con il vantaggio rispetto a quest’ultima di non presentare per l’alimentazione dei diabetici perché ricco di inulina.
Infine ci attende la classica scampagnata per raccogliere castagne, che sono tra i frutti di maggiore valore calorico (soprattutto quelle secche) con una notevole concentrazione di sali minerali e vitamine A, B e C. Sconsigliate per i diabetici, sono l’ideale per la consumazione come piatto unico.
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