
L’attacco dei miliziani Mai-Mai che ha causato la morte di sei ranger del Parco nazionale di Virunga non è un incidente isolato.
Lo storico marchio fondato da Yvon Chouinard si conferma ai primi posti per sostenibilità e rispetto per l’ambiente nella classifica World’s 50 Most Innovative Companies di Fast Company.
L’ultimo, e non per importanza, è il 14mo posto nella
prestigiosa classifica – World’s 50 Most Innovative
Companies – stilata da Fast
Company, nota rivista americana e punto di riferimento
per il business e la new economy di tutto il mondo.
L’azienda, famosa per l’abbigliamento e l’atrezzatura
outdoor, è stata premiata: “per la sua
costante e aggressiva ricerca di
sostenibilità” e “perchè è stata
capace di vendere di più, incoraggiando i consumatori a
comprare di meno”.
Come? Grazie alle 5 R: Riduci, Ricicla, Ripara,
Riusa e Re-immagina, e al programma Common Threads Iniziative: l’azienda
(addirittura!) incita i propri clienti a guardare nei propri armadi
e a rivendere su eBay i capi in buone condizioni.
In Italia Patagonia ha ricevuto il Premio
Natura, riconoscimento che premia i prodotti e servizi
più attenti alla Natura e all’Ambiente, nella categoria
abbigliamento, con la giacca Guide Hoody.
La giacca Guide Hoody è realizzata con il 92% di fibre in
poliestere, riciclato al 47% e riciclabile. Questa
giacca estremamente resistente e traspirante per l’alpinismo,
è certificata bluesign® come buona
parte della collezione primavera-estate 2012.
C’è anche musica in Patagonia. L’azienda ha
messo insieme più di 40 cantanti e
musicisti famosi per comporre alcune canzoni e devolvere
il ricavato all’Ong “1% for the Planet”, che opera
nella protezione dell’ambiente. L’album lo si trova interamente in
distribuzione digitale. Niente CD o packaging.
La filosofia di Patagonia si può riassumere nelle parole del
suo fondatore, Yvon Chouinard: “Non si può fare business in
un pianeta morto”.
L’attacco dei miliziani Mai-Mai che ha causato la morte di sei ranger del Parco nazionale di Virunga non è un incidente isolato.
Un tempo le acque della Drina, in Bosnia-Erzegovina, erano cristalline. Ora nel fiume navigano gigantesche isole di rifiuti che minacciano l’intero ecosistema.
Il miliardario Douglas Tompkins aveva dedicato gli ultimi anni alla battaglia ecologista. È morto in Cile a 72 anni a causa di un incidente in kayack.
Greta Thunberg è stata immortalata su un francobollo svedese in una serie dedicata alla natura.
Un rapporto del Wwf spiega che tra il 2004 e il 2017 la deforestazione ha colpito 43 milioni di ettari di terre in tutto il mondo.
Secondo molte associazioni, il progetto sciistico Terminillo stazione montana comporta l’abbattimento di 17 ettari di bosco e rischi per l’habitat dell’orso marsicano.
Il buco dell’ozono che si era sviluppato sopra l’Antartide a partire da agosto è stato uno dei più ampi e tenaci di sempre.
Brexit è anche questo: il Regno Unito ha deciso di concedere agli agricoltori l’impiego, seppur temporaneo, di uno dei pesticidi più pericolosi per le api.
Il Dalai Lama e Greta Thunberg hanno ribadito l’importanza di diffondere conoscenze adeguate sulla crisi climatica e abbandonare la mentalità dell’io.