Pellet, un riscaldamento a basso impatto ambientale

Abbiamo visitato un’azienda che si occupa di un prodotto in piena espansione: quello dei pellets, ovvero i combustibili tratti da biomasse legnose.

Lo stabilimento di Italiana Pellets si trova in provincia di
Pavia, collocato nel bel mezzo di quella che viene denominata la
Bassa Padana. Si tratta di un impianto che funziona ventiquattr’ore
ore su ventiquattro, ma non è questa la sua unica
peculiarità: è stato infatti realizzato prestando
particolare attenzione all’ambiente, in quanto per
l’approvvigionamento energetico interno vengono utilizzate le
fornaci a biomassa e soprattutto l’impianto di cogenerazione a gas
naturale ad elevato rendimento energetico. Quest’ultimo, infatti,
garantisce all’azienda circa tre Megawatt di energia elettrica e
due di energia termica.

Ma non è tutto: secondo quanto dichiarato dalla stessa
azienda è in grado di evitare una quota emissioni di CO2 in
atmosfera pari a circa 15 mila tonnellate annue.

 

Dopo aver passato in rassegna le caratteristiche
dell’impianto, ora analizziamo il core business dell’azienda:
quest’ultimo è focalizzato sulla produzione di pellet a
basso impatto ambientale, ricavato da legno vergine di provenienza
prevalentemente italiana e da recuperi, non trattati e privi di
additivi o componenti chimici, provenienti da scarti di lavorazione
industriale: segatura, cippato e alberi da coltivazioni ad hoc (in
particolare conifere e latifoglie come il pioppo) costituiscono
dunque le materie prime da cui viene ricavato il prodotto
finale.

 

Quali i pregi di questo materiale? Innanzitutto viene ricavato
infatti da legno vergine o residui privi di additivi chimici, in
secondo luogo libera in atmosfera la stessa quantità di
anidride carbonica che il legno ha assorbito durante la sua
vita.

 

Ed ecco infine qualche dato: nel 2008 la produzione italiana
di pellets è stata di circa 750.000 tonnellate, mentre la
domanda interna annua è stata di un milione di tonnellate;
tra i principali consumatori troviamo i privati (con stufe e
caldaie per il riscaldamento domestico centralizzato), ma le
previsioni indicano che lo sviluppo della caldaie a pellets
riguarderà anche il riscaldamento e la produzione dell’acqua
negli edifici residenziali, negli esercizi commerciali e nella
pubblica amministrazione.


Ascolta l’intervista a Ercole Cacciami, presidente di Italiana
Pellets

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