Centinaia di migliaia di argentini sono scesi in piazza contro i tagli all’università voluti da Milei, che in campagna elettorale ha promesso di tagliare i bilanci con la motosega.
Alluvione in Giordania, colpito anche il sito archeologico di Petra
Un’alluvione improvvisa ha colpito la Giordania lo scorso venerdì, causando ingenti danni in tutto il regno e la morte di almeno 13 persone. Le piogge torrenziali hanno causato quelli definiti anche “flash floods”, ovvero inondazioni improvvise ed estremamente pericolose, che spesso trasformano torrenti e strade in fiumi dalle portate eccezionali. Secondo le fonti interne le
Un’alluvione improvvisa ha colpito la Giordania lo scorso venerdì, causando ingenti danni in tutto il regno e la morte di almeno 13 persone. Le piogge torrenziali hanno causato quelli definiti anche “flash floods”, ovvero inondazioni improvvise ed estremamente pericolose, che spesso trasformano torrenti e strade in fiumi dalle portate eccezionali. Secondo le fonti interne le piogge e le conseguenti alluvioni hanno colpito anche il sito archeologico di Petra.
La Giordania colpita da piogge torrenziali
Secondo le agenzie di stampa sarebbero almeno 4mila i turisti evacuati e messi al sicuro. In alcune aree del sito archeologico l’acqua è salita fino a 4 metri di altezza, mentre molti video amatoriali mostrano come il canyon da attraversare per raggiungere le rovine della città antica si sia improvvisamente trasformato in un torrente di acqua, fango e detriti, travolgendo qualsiasi cosa.
Flash flood in Jordan kills 11 and forces tourist evacuation of Petra https://t.co/foPKrc2pQg pic.twitter.com/MMAiTs3naf
— Telegraph World News (@TelegraphWorld) 12 novembre 2018
Ahmed Shamaseen, 29 anni, proprietario della pensione Petra Harmony, ha detto all’Associated Press di aver sentito un suono fragoroso, di essere uscito all’esterno di aver visto l’acqua trasportare tronchi d’albero, rocce e detriti che scorrevano attraverso il letto del fiume verso il sito archeologico.
Ha inoltre raccontato di aver visto numerosi negozi vicino al centro visitatori di Petra gravemente danneggiati dalle inondazioni. A Wadi Musa, la città vicino a Petra, nel sud della Giordania, l’acqua si è riversata dalle montagne vicine verso un fiume asciutto che attraversava la comunità.
Secondo un portavoce del governo i turisti evacuati sarebbero stati portati in aree sicure, come si può leggere anche in molti post pubblicati sui social network. Inoltre ha aggiunto che sono centinaia i residenti che hanno dovuto lasciare le proprie case. Le inondazioni sono state causate da settimane di forti piogge che avrebbero causato il mese scorso la morte di 18 bambini durante una gita scolastica nei pressi del Mar Nero.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Dopo le accuse di molestie da parte delle sue calciatrici e le minacce ricevute, si è dimesso l’allenatore del Santos Femminile Kleiton Lima
La legge sugli agenti stranieri, usata in Russia per reprimere il dissenso, è stata approvata in prima lettura. Migliaia di persone hanno manifestato davanti al parlamento di Tbilisi: temono che la normativa comprometta i colloqui di adesione all’Unione europea.
Diverse fosse comuni sono state rinvenute nei pressi degli ospedali al Nasser e al Shifa, a Gaza. L’Onu chiede un’indagine indipendente.
Ci sono state alcune esplosioni in Iran. Fonti israeliane e iraniane parlano di attacco israeliano, ma mancano informazioni ufficiali.
In Sudan c’è la più grave crisi umanitaria al mondo, nonostante la poca attenzione della comunità internazionale sul conflitto iniziato un anno fa.
Dopo tre anni di carcerazione, Aung San Suu Kyi è stata trasferita ai domiciliari a causa del caldo torrido che sta colpendo il Myanmar.
A distanza di vent’anni, inizia la causa civile contro la società di contractor accusata di aver torturato i detenuti del carcere di Abu Ghraib.
Il 19 aprile iniziano le elezioni in India. Dureranno 44 giorni e chiameranno al voto quasi un miliardo di persone.