L’Italia, al momento, non è un Paese per attivisti. Quando si contesta lo status quo si rischia la punizione penale, civile, sociale, e a volte anche quella fisica.
Blues in Mi, Folco Orselli racconta le periferie di Milano con musica blues e corti
Raccontare le periferie attraverso la musica, per evitare i pregiudizi. Questo è l’obiettivo di Folco Orselli con il progetto “Blues in Mi – quartieri identità di Milano”
Riscattare e “illuminare” le periferie, per ridare dignità ai luoghi e alle persone che vi abitano, dimenticando ogni forma di pregiudizio: è questo l’obiettivo del cantautore milanese Forco Orselli attraverso il progetto “Blues in Mi – quartieri identità di Milano“, presentato in conferenza stampa a Palazzo Marino lo scorso 14 gennaio.
Dopo due anni di gestazione, l’iniziativa ha finalmente preso forma: grazie alla musica blues – ma non solo – Orselli cercherà di raccontare i luoghi e i sogni di chi vive lontano dal centro città. Perché, scrive il cantautore sul suo sito “Le periferie delle città se non adeguatamente ‘illuminate’ possono diventare le periferie dell’anima, il luogo in cui tutto stravolge e muta in una sorda trasformazione frustrante e pericolosa”.
Blues in Mi: cinque grandi eventi e cinque corti
Il progetto prevede cinque grandi eventi in altrettanti quartieri che saranno ripresi in cinque corti, pubblicati con cadenza trimestrale tra il 2020 e il 2021. “Attraverso un percorso filmato di eventi, performance e concerti, ‘illumineremo’ tutte le circoscrizioni della periferia milanese” commenta Folco Orselli. “Coinvolgeremo le differenti culture che abitano Milano attraverso il blues, che non è solo un genere musicale nato come affrancamento dalla schiavitù ma una sorta di esperanto dell’anima, un filo che unisce, dai ghiacci della Norvegia alle sabbie dei deserti africani; un linguaggio nato con l’urgenza di manifestare attraverso musica e parole l’interiorità delle persone, il loro desiderio di libertà.”
Il primo episodio si intitolerà “Blues Contest: Hip Hop, Rap, Trap“: sarà realizzato con tre ragazzi della periferia ovest di Milano, quella del Giambellino, Bonola, QT8 e Baggio, e prevede anche un’esibizione dal vivo, a marzo, ai Magazzini Generali, insieme al rapper Ernia, che sarà testimonial della serata.
Blues in Mi, un progetto importante anche per LifeGate
Si tratta di un progetto importante non solo per la città di Milano, ma anche per LifeGate, come ricorda Enea Roveda, Amministratore delegato dell’azienda. “Era il 2003 quando ci siamo conosciuti e avevamo entrambi i capelli lunghi. Eravamo al Nidaba e c’era questo ragazzo che raccontava storie di Milano. Era tanto che non ascoltavo cose così dal vivo. Cosi gli ho detto: ‘Facciamo un disco’. Ora sono qui per fargli i miei complimenti. Da vent’anni a LifeGate ci occupiamo di temi sociali, ambientali e quindi non possiamo che apprezzare e sostenere un’iniziativa come Blues in Mi”.
Il progetto, patrocinato dal Comune di Milano, è realizzato grazie alla partecipazione di diversi partner: BRW Filmland curerà la produzione video, Anteo Palazzo del Cinema ospiterà le anteprime e Corriere della Sera e LifeGate saranno media partners. Ringo Pavesi sponsorizzerà il primo episodio. Tutto il materiale video dei cinque episodi sarà curato dalla regia de Il Terzo Segreto di Satira.
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