Il summit di tre giorni del G8 si tiene a Gleaneagles, in Scozia. I leader degli otto Paesi più ricchi del mondo – Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti, Giappone,Germania, Italia, Canada e Russia – sono ora a confronto con due temi caldi: – la povertà in Africa (sul tavolo riforme economiche, norme di commercio internazionale, debito estero); – i cambiamenti climatici (dalle emissioni di gas serra al ruolo da “imputato” che il presidente USA George Bush potrebbe assumere). Si discute anche di lotta al terrorismo e alla proliferazione atomica (caso Iran). Ad alcune riunioni prenderanno parte oltre agli otto Grandi anche alcuni capi di Stato africani (Sudafrica, Nigeria, Etiopia, Tanzania, Ghana, Senegal e Algeria) e di grandi economie emergenti: Cina, Messico, Brasile e Sudafrica. Saranno presenti il segretario generale dell’Onu Kofi Annan, e i vertici delle organizzazioni internazionali economiche: Wto, Aie (l’Agenzia internaziomale dell’energia), Banca mondiale e Fondo monetario. Prima dell’inizio dei lavori, i dimostranti si sono già scontrati con la polizia. Le autorità avevano fatto sapere a pacifisti, anti-capitalisti, ambientalisti, attesi a migliaia, che avrebbero risposto con decisione a ogni eventuale violenza. Gli attivisti black-bloc minacciano un’altra Genova 2001. Sulla lotta ai cambiamenti climatici non si prevedono grandi progressi. Il presidente americano ha gelato Blair, affermando che non deve aspettarsi alcuna concessione particolare per l’appoggio dato agli Stati Uniti nella guerra in Irak. “Se a Gleneagles ci si aspetta un accordo simile a quello di Kyoto, la risposta è no. Il trattato di Kyoto distruggerebbe la nostra economia”, ha avvertito.