L’homo scemens e le sue convinzioni deviate e devianti sull’ambiente animano le cinquanta vignette che accompagnano le informazioni documentate nel libro. Viene illustrata la parabola dell’homo scemens, così denominato poiché ormai ha inghiottito ogni genere di vanità ed è stato inghiottito dal turbinio delle menzogne economiche e politiche. Gandhi ammonì giustamente gli uomini dicendo che “nel mondo c’è abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l’ingordigia di alcuni”. Quello che si dovrebbe fare allora è animare la consapevolezza dell’uomo, il suo senso critico. Su questa falsariga il fine dell’autore è quello di insegnare movendo al riso. Ma si tratta di un riso amaro, che fa prender coscienza della criminalità perpetrata nei confronti dell’ambiente e del pianeta in nome di pseudo-notizie che di cui l’homo scemens si nutre e con cui egli cresce. La coscienza reale dei problemi del pianeta crea una nuova forma mentale, un nuovo tipo di approccio al mondo e agli altri, perché sia più semplice diffondere la consapevolezza e il rispetto quali valori essenziali della vita umana. Il cambiamento è possibile, se la rivoluzione si avvia dalle menti umane, che non devono più rimanere atrofizzate nello stereotipo dell’homo scemens. Silvia Passini