Il consumo di acqua e le quantità utilizzate sono di proporzioni enormi, con l’inevitabile conseguenza di un grave impatto sull’ambiente. C’è chi consuma acqua per soddisfare gli sprechi e chi non riesce a soddisfare nemmeno il fabbisogno vitale o quello sociale. L’igiene personale quotidiana davanti allo specchio potrebbe essere migliorata… tenendo d’occhio anche il rubinetto. Quando ci si lava i denti o rade la barba, è bene tenerlo aperto solo per il tempo necessario. Quindi se i rubinetti venissero sempre chiusi, controllando che non ci siano perdite, si eviterebbe di far scorrere l’acqua inutilmente. Questo consiglio vale anche in cucina. Per lavare i piatti non è indispensabile usare l’acqua corrente; conviene raccogliere la giusta quantità nel lavello e, automaticamente, se ne risparmierebbe alcune migliaia di litri all’anno. Un bel bagno è molto piacevole e rilassante, soprattutto d’inverno. Ma se pensiamo che ogni volta il consumo è di 100 litri d’acqua, allora è certo preferibile una bella doccia che di litri ne risparmierebbe più della metà. E’ importante capire che utilizzare al meglio lavatrici e lavastoviglie significa metterle in funzione solo quando sono a pieno carico. Infatti una lavatrice o una lavastoviglie consumano per il lavaggio e per il risciacquo la stessa quantità d’acqua sia a metà che a pieno carico. In questo modo, oltre all’acqua, si risparmierebbe anche energia elettrica. Alle piante e al giardino servono tante cure, non tanta acqua. Se si innaffia con parsimonia e sempre verso sera quando il sole è calato, l’acqua evapora più lentamente e non viene sprecata ma assorbita dalla terra. Uno scarico del water che permette di regolare il flusso dell’acqua, fa risparmiare decine di migliaia di litri l’anno. Oltre il 30% dell’acqua che si consuma in casa esce dallo scarico del WC. Ogni volta che viene premuto il pulsante vanno via 10-12 litri di acqua, spesso solo per un pezzettino di carta igienica che è stato buttato. A volte basta davvero poco per evitare di arrecare dei danni ingenti, salvaguardando così l’ambiente ed aumentando la possibilità per tutti di usufruire di questo bene prezioso. Daniela Arcuri Questo articolo è stato scritto nell’ambito del Master GESAL Master Universitario di I Livello in Gestione Sostenibile dell’Ambiente a scala Locale. Corso organizzato dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca, presso il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e del Territorio