Gorgona è la più piccola delle isole del Parco Nazionale dell’arcipelago toscano. Il mare è cristallino, le spiagge sono baie strette riparate dai venti, raggiungibili solo in barca. Il borgo, costituito da pochi edifici, si arrocca sulla collina. Sembra quasi una meta turistica. E invece no, è un carcere che, grazie agli sforzi del direttore Carlo Mazzerbo (foto) e a varie collaborazioni, mette in atto avanzati programmi di recupero per i detenuti, per reintegrarli completamente nella società. Il sistema di Mazzerbo è innovativo per due motivi. Primo: i 60 detenuti presenti sono liberi di andare dove vogliono sull’isola, tornano in cella solo la notte. Per il resto del tempo lavorano, controllati dal personale della polizia giudiziaria – circa 50 persone. Secondo: tutte le attivita dell’isola vanno verso una ecosostenibilità crescente. Il progetto portato avanti con Mitsubishi Electric ne è un esempio: l’azienda ha fornito 304 moduli fotovoltaici che una squadra di detenuti ha poi assemblato. Il risultato è un impianto da 50 kW, su una superficie totale di 700 mq, che produce almeno 65.000 kWh/anno, fornendo elettricità direttamente alla zona degli uffici e dell’amministrazione – dove il consumo è più elevato – ed evitando l’emissione in atmosfera di 63 tonnellate di CO2 annue. Assolutamente in linea con gli obiettivi del direttore Mazzerbo: fare di Gorgona un esempio d’eccellenza all’interno del Parco. Chiara Boracchi