C’è sete di nuovi modi di operare. Tutti vogliamo risollevarci dalle miriadi di crisi che ci hanno colpito, soprattutto negli ultimi tempi. E’ tempo di guardare il mondo da un’altra finestra. Più ampia. E’ il momento storico giusto per fare un passo in avanti e iniziare a considerare i problemi con un nuovo spirito di consapevolezza, che riequilibri l’ecosistema con una visione olistica di rispetto per l’uomo e per l’ambiente. Per questo è nato il “WorldShift Council on the G-20″ (WS-20), una sorta di governo ombra del G-20, di cui vuole essere un contraltare etico ed olistico. Un consiglio che vuole fornire un approccio diverso alla risoluzione dei grandi mali che affliggono il mondo. Un approccio olistico. Si è concluso da pochi giorni il Summit del G-20 di Seul, la cui dichiarazione finale si è rivelata un’emergenza su affari economici e finanziari, che non si concentra su decisioni riguardanti il benessere della comunità mondiale. Occorre invece considerare le problematiche mondiali da un osservatorio diverso per provare ad affrontare in maniera vincente le sfide del mondo malato e impoverito in cui viviamo. Il “WorldShift Council on the G-20″ come suo prodotto fondamentale ha redatto una dichiarazione che ha compreso che solo il raggiungimento della consapevolezza, solo la cooperazione e un raggio d’azione di lungo periodo possono portare al cambiamento necessario verso una società migliore. E’ urgente riequilibrare l’ecosistema affinché l’uomo ritrovi le sue dimensioni autentiche e possa uscire dalla spirale di crisi in cui è precipitato volontariamente. La dichiarazione, che nasce dalla fusione dei contributi di tutti i 20 membri del WS-20, tra cui il fondatore e presidente di LifeGate Marco Roveda, è un concerto a più voci in cui si percepisce un armonia di comunione di intenti e di scopi. E’ un esempio vincente di cooperazione, di collaborazione. Di pensiero collettivo. Vediamone la struttura. Premesse La comunità internazionale è prigioniera di ragionamenti a compartimenti stagni, come si è visto nel meeting del G-20 di Seul. Questo perché la visione del G-20 è una visione a breve termine con focus esclusivo su crisi economiche e finanziarie. Avendo fatto il massimo per incrementare la ricchezza alle spese di un pianeta via via impoverito, i leader del G-20 dovrebbero concentrarsi su come dare un pianeta sano alle generazioni future. Ovunque le economie hanno bisogno di essere pacifiche, corrette, sostenibili e sane a tutti i livelli. In questo mondo insostenibile serve una risposta, servono delle direzioni. Occorre ri-delineare un sistema basato sulla consapevolezza, su valori e principi e su una sostenibilità a lungo termine per la comunità umana. Ma quali sono gli strumenti, le vie da percorrere per trovare nuove direzioni? Ecco i punti in cui si articola la Dichiarazione: Una filosofia alternativa Solo un pensiero globale e a lungo termine potrà portare a compimento questi fini, ma fino ad oggi gli effetti persistenti del nazionalismo hanno bloccato il progresso reale. Un pianeta malato è a pochi passi da un pianeta morente. Ma una volta che la verità viene percepita, i programmi effettivi per il benessere globale hanno una possibilità reale. Una nuova consapevolezza I leader del G-20 non hanno creato i problemi del mondo, ma li hanno perpetuati, basando le loro interazioni su un livello di consapevolezza limitato e molto ristretto. Ci sono molte crisi che colpiscono l’umanità e tutte hanno la stessa causa: la mancanza di consapevolezza universale. Manca una visione olistica che si riferisca sia all’umanità che all’ecosistema. In una democrazia la maggioranza governa, decide e impone le sue regole e le persone che hanno una consapevolezza universale sono ancora una minoranza. Ri-orientamento del settore pubblico Molte organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite e il G-20 hanno fatto sforzi per innescare un cambiamento. Anche le Onlus e i gruppi popolari lo hanno fatto. Tuttavia questi sforzi sono sempre stati frammentati e non sono stati portati a compimento velocemente e abbastanza efficacemente. E’ richiesta una trasformazione profonda delle attuali strutture e delle attuali pratiche, troppo focalizzate su interessi nazionali e particolari. Urgenti passi istituzionali La vita deve essere concepita come sacra e deve essere rispettata. Si deve pensare ad un nuovo tipo di profitto che incorpori il benessere dell’ambiente e delle persone come parte dell’accordo sociale come un’entità a responsabilità limitata. Dobbiamo creare e considerare l’ “Indice di Armonia Sociale” in ogni nazione, che non si misura solo dal PIL, ma che tenga conto di altri fattori come per esempio dell’indice ambientale, del’indice dei diritti umani, dell’indice di onestà, dell’indice di libertà. In questo contesto si avrà una forma più matura, “invisibile”, di capitalismo, che tenga conto di una complessità economica basata sui sistemi viventi, un capitalismo naturale e invisibile generato dalla fiducia e dall’empatia tra persone. La crescita della consapevolezza è la chiave fondamentale per la transizione necessaria verso un mondo che funziona per tutti e in particolare per il Pianeta. Per la prima volta nella storia dell’umanità la consapevolezza universale, la pace nel mondo e la sostenibilità globale sono obiettivi raggiungibili. Insieme possiamo creare il mondo che sogniamo.