Al contrario di quello che si pensa, la gente parla del tempo atmosferico non perché non si hanno altri argomenti, ma perché il clima è effettivamente importante per tutti, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Ma in questo argomento la certezza non è mai stato un elemento importante. Gli esperti di meteorologia si basano sul confronto con le statistiche degli anni precedenti (temperature, pressione e precipitazioni). Quando si sente dire dai vari meteo che “le temperature sono superiori alla media stagionale” si intende che sono più alte dei valori registrati e comparati negli ultimi dieci anni. Ma gli ultimi dieci anni erano diversi dai dieci anni precedenti e la media lievita automaticamente rendendo comunque incostante l’idea della temperature di stagione. Per essere chiari facciamo un esempio. Nel 1950 la temperatura media massima del mese di marzo era di 17 gradi, se un giorno faceva 20 gradi ecco che arrivava la frasetta che spiegava che faceva più caldo del normale. Ma la media degli anni 80 era di 21 gradi e se negli anni 90 la colonnina di mercurio segnava 18 gradi si sarebbe detto: “le temperature sono al di sotto della media stagionale”, cioè fa più freddo del normale. Insomma quello che negli anni 50 era un leggero aumento negli anno 80 era una diminuzione. Nel giro di soli 30 anni quello che prima era più caldo è diventato più freddo. Le conclusioni le potete fare da soli, soprattutto se avete vissuto gli ultimi trent’anni di clima. In ogni caso va sfatato un mito: non esiste un riferimento costante, ma solo un raffronto con i dati in nostro possesso. Quelli più attendibili, dal punto di vista scientifico, iniziano nei primi anni del Novecento, esistono anche segnalazioni precedenti che hanno sicuramente un valore, ma non si tratta di dati certi. Se, poi, volessimo essere veramente rigorosi dovremmo partire dalla fine della seconda in cui i dati cominciano a essere raccolti e catalogati secondo precisi criteri.