Il mondo naturale non smette di regalarci sorprese, siamo arrivati sulla luna e gli spazi selvaggi del pianeta sono sempre più rari, eppure ci sono ancora tante creature che non conosciamo. Le scoperte più recenti vengono dall’Asia, il Wwf ha confermato la classificazione di oltre duecento nuove specie nell’area intorno al fiume Mekong, una subregione definita “Gran Mekong” che comprende la Cambogia, il Laos, la Birmania, la Thailandia, il Vietnam e la provincia dello Yunnan in Cina. Le ultime scoperte comprendono 145 piante, 28 rettili, 25 pesci, 7 anfibi, 2 mammiferi e un uccello. Partiamo con un rettile “fantascientifico”: la lucertola auto-clonante (Leiolepis ngovantrii). Questa specie non conosce crisi di coppia: le femmine non hanno bisogno del maschio per riprodursi, si clonano. Tra le nuove specie scoperte c’è un curioso primate dal naso bianco e nero il cui ciuffo ricorda quello di Elvis Presley. Questa scimmia starnutisce quando l’acqua le entra nelle narici ed è capace di trascorrere i giorni di pioggia con la testa tra le zampe per evitare l’inconveniente. Un’altra terra ricca di biodiversità e che ancora non ha completamente svelato il suo tesoro è il Madagascar. L’isola ospita il 5% delle specie animali e vegetali della Terra, delle quali l’80% è endemico del Madagascar. Il recente rapporto del Wwf, intitolato “Treasure Island: New Biodiversity in Madagascar”, descrive 615 nuove specie scoperte nell’isola, tra il 1999 e il 2010. Tra queste spicca un nuovo Arlecchino della foresta, il camaleonte Furcifer timoni. Il rettile, “truccato” come una appariscente star del rock, è stato scoperto nelle foreste pluviali del Madagascar settentrionale. Nelle foreste della Papua Nuova Guinea sono state scoperte delle rane da record. Fred Kraus, uno zoologo del Bishop Museum di Honolulu, ha trovato tra le montagne della parte sudorientale della Nuova Guinea le rane più piccole del mondo: sono lunghe appena 8-9 millimetri. I microscopici anfibi appartengono a due nuove specie, battezzate come Paedophryne dekot e Paedophryne verrucosa, e potrebbero essere i tetrapodi più piccoli al mondo. Nonostante la scoperta di nuove specie faccia esultare zoologi e amanti della natura in generale, c’è poco da gioire, avverte il Wwf: l’esistenza di molte di queste è già minacciata dalla deforestazione e dalla caccia. “Di alcune specie non sapremo nulla, si estingueranno prima di scoprirle “, sentenzia Nanie Ratsifandrihamanana del Wwf del Madagascar. “Credo che potrei vivere con gli animali, sono così placidi e pieni di decoro. Rimango ad osservarli per ore e ore”, scriveva il poeta Walt Whitman. Speriamo di osservarli ancora a lungo.