Il mercato illegale di fauna selvatica, il terzo settore clandestino più redditizio dopo il traffico di armi e di droga, genera guadagni troppo ingenti per pensare che possa arrestarsi “solo” perché molte delle specie cacciate rischiano l’estinzione, o perché hanno più valore da vive che da morte, o perché, semplicemente, hanno diritto di vivere. C’è una guerra in corso e le contromisure devono essere adeguate, la posta in palio è alta, la sopravvivenza di alcune delle specie animali più iconiche del nostro pianeta, come elefanti e rinoceronti. Finalmente i “buoni” hanno battuto un colpo importante, si è svolta con successo l’Operazione Cobra III, la più grande operazione internazionale contro bracconieri e trafficanti. L’iniziativa ha portato all’arresto di trecento persone, tra cui diversi boss, e al sequestro di dodici tonnellate di avorio, 119 corni di rinoceronte e una grande quantità di altri prodotti illegali provenienti da animali selvatici. L’operazione è stata condotta dalla Lusaka Agreement Task Force e da Asean-Wen (Association and the Southeast Asian Nations Wildlife Enforcement Network), ed ha visto la partecipazione delle forze di polizia e di intelligence, come Europol e Interpol, provenienti da oltre sessanta paesi di tutto il mondo. Il bracconaggio non minaccia solo le specie note come elefanti e rinoceronti, ma mette in pericolo numerosi animali in tutto il mondo. L’operazione ha infatti portato al sequestro di carcasse e parti di pangolini (le vittime principali del traffico di animali), grandi scimmie, felini, uccelli, pesci e rettili, ma anche legname e altri prodotti forestali. Nel corso dell’Operazione Cobra III sono stati sequestrati, oltre 90 chili di corallo e più di 50 chili di parti di animali in Spagna, 50 chili di avorio grezzo in Francia, 10mila cavallucci marini morti e oltre 400 tartarughe e testuggini vive nel Regno Unito. “Il successo di Cobra III dimostra l’importanza della cooperazione internazionale nella lotta contro i crimini di natura ma dimostra anche che il traffico della fauna selvatica sta diventando un business sempre più rischioso per i criminali”, ha dichiarato Elisabeth McLellan, a capo della Wildlife Crime Initiative del Wwf. Lo scorso venerdì a Times Square, a New York, è stata effettuata la distruzione pubblica di una tonnellata di avorio organizzata dal governo degli Stati Uniti, atto simbolico dell’impegno dell’amministrazione Obama contro il bracconaggio. Quella al commercio illegale di animali è una sfida che non possiamo perdere, per preservare la meravigliosa ricchezza biologica del nostro pianeta e consegnarla intatta alle generazioni future.