Perché diventare vegetariani o vegani. Spunti e riflessioni dall’orto botanico di Brera

Che bello è stato parlare di piante (da mangiare) in uno degli angoli più incantevoli e suggestivi di Milano e forse d’Italia, l’orto botanico di Brera, a Milano, che da secoli le custodisce e le mostra. Vegolosi ha avuto la buona idea di partire con il tour del nuovo libro ‘Diventare vegetariani o vegani’ da qui.

Che bello è stato parlare di piante (da mangiare) in uno degli angoli verdi più incantevoli e suggestivi di Milano e forse d’Italia, l’orto botanico di Brera, a Milano, che da secoli custodisce e mostra specie vegetali interessanti o preziose. Vegolosi.it ha avuto la buona idea di partire da qui con il tour di presentazione del nuovo libro Diventare vegetariani o vegani.

In 280 pagine si trovano cenni di storia della cultura vegetariana e vegana, tabelle nutrizionali, consigli per i bambini, 60 ricette fotografate, guide alla cucina verde di base, dritte per acquisti consapevoli, tabelle delle stagioni per la spesa. L’originale e piuttosto voluminosa guida è già in tutte le librerie, pubblicata da Gribaudo, e se ne possono anche scaricare 30 pagine gratis in anteprima dal sito Vegolosi.it.

Federica Giordani, Vegolosi.it, autrice di 'Perché diventare vegetariani o vegani' © Elena Segantin/LifeGate
Federica Giordani, Vegolosi.it, autrice di ‘Perché diventare vegetariani o vegani’, Gribaudo © Elena Segantin/LifeGate

Federica Giordani, insieme a tutto lo staff di Vegolosi, per inaugurare il tour che toccherà mezza Italia, ha infatti scelto di aprire la discussione parlandoci non solo del nuovo libro griffato Vegolosi, il terzo, ma addirittura accompagnando gli astanti in un piacevole giro per l’orto stesso, per raccontarci una storia iniziata ben 800 anni fa, fino ai grandi progetti di Maria Teresa d’Austria, vera artefice dell’Orto e della stessa Accademia delle Belle Arti di Brera.

Il capitolo dedicato al fare la spesa è il più corposo del libro

Dai semi oleosi ai nuovi ingredienti, l’alimentazione vegetale stimola un ampliamento degli orizzonti culinari, questa è la tesi. E tutto parte dal fare la spesa, dall’andare alla ricerca di nuovi ingredienti, dal cominciare a introdurre nella dieta anche piatti a cui prima non si faceva caso. Che si sia vegetariani, vegani o meno, al di là delle convinzioni ideologiche, avventurarsi in questo mondo consente di scoprire una varietà alimentare esaltante, che fa solo bene. Certo, anche rivolgere un pensiero alle condizioni degli animali, non fa male.

Il libro contiene poi anche 60 ricette di uno chef atletico e affascinante, Cristiano Bonolo, volto tv accanto a Cristina Chiabotto, appassionato di cucina naturale, che qui prova a riproporci seitan, tofu e via dicendo, cucinati però in modo (finalmente) semplice e accattivante.

Ma questo non è un libro di cucina. Ben oltre al gusto, al centro dell’opzione vegetariana e vegana ci sono molte differenti riflessioni, che abbiamo avuto la chance di approfondire proprio accanto a Federica Giordani, direttore di Vegolosi.it, videogiornalista e autrice del libro.

Federica Giordani con lo chef Cristiano Bonolo durante la prima presentazione di 'Diventare vegetariani o vegani'
Federica Giordani con lo chef Cristiano Bonolo durante la prima presentazione di ‘Diventare vegetariani o vegani’

Tra la sostenibilità ambientale, la salute, l’etica e l’animalismo, qual è la più forte leva per far partire una riflessione sulla propria alimentazione? Cioè, si potrebbe tentare una classifica delle più diffuse motivazioni di chi diventa vegetariano?

Queste aree sono in realtà molto collegate l’una all’altra. Per esempio, l’aspetto della produzione intensiva di carne e derivati è inscindibile dalla valutazione sull’impoverimento delle risorse, l’inquinamento, l’inefficienza. Nel libro ne parliamo, nella mostra di infografiche esposte durante gli eventi di presentazione anche, perché alcuni dati che forniamo fanno davvero riflettere. È un tutt’uno, in realtà. Però secondo me la classifica può essere questa: prima, la questione di salute. Due, una scelta di carattere etico. Tre, alla fine, una scelta per le preoccupazioni ambientali.

L’alimentazione vegetariana e vegana è una moda?

Dire che è una moda è una baggianata. Di che cosa si mangia e chi si mangia, è qualcosa di cui si parla da sempre, da quando l’uomo ha cominciato a interrogarsi sul suo posto nel mondo. È un libro che va bene per tutti, sia per chi è vegetariano e vegano, sia per chi non ne sa assolutamente niente, e vuole approcciarsi al tema in modo completo.

Analizzando i commenti più ricorrenti della community Vegolosi, queste motivazioni sono egualmente presenti?

Ci sono persone diciamo più battagliere, più presenti nei commenti. Nella nostra community online di circa 70mila persone che ci seguono sempre, che leggono le ricette, che commentano, che criticano simpaticamente il nostro chef Cristiano Bonolo, le persone che diventano vegetariane per scelta etica direi che sono quelle con una convinzione più forte, che difficilmente tornano indietro. Una volta che si capisce, si toglie il velo e si vede ciò che c’è dietro, non si cambia più idea facilmente. A una collega di Vanity Fair che mi ha appena chiesto “Perché non si dovrebbero mangiare gli animali” ho risposto molto semplicemente “Perché non ce n’è più bisogno”.

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