Helsinki, Mosca, Città del Messico e altre 70, sono le ambasciate americane nel mondo che si sono impegnate per ridurre le emissioni di gas serra, al fine di combattere il cambiamento climatico e ridurre i costi attraverso l’efficienza energetica. L’ultima in ordine di tempo è l’ambasciata a Roma, che è entrata a pieno titolo nella League of Green Embassies. La Lega delle ambasciate verdi nasce nel 2007 da un’idea di Michael M. Wood, ex ambasciatore degli Stati Uniti in Svezia e dal novembre 2010 è guidata dall’ambasciatore in Finlandia Bruce J. Oreck. Investire in tecnologie pulite, produrre energia da fonti rinnovabili, rinnovare e migliorare l’efficienza degli edici. Questo il manifesto della Lega. La prestigiosa residenza romana di Villa Taverna è stata sottoposta ad una vera e propria cura ecologica: “Siamo determinati a portare avanti il mandato del presidente Obama per ridurre le emissioni di gas serra degli edifici del governo americano – ha dichiarato l’ambasciatore americano David Thorne – e di promuovere quei prodotti innovativi degli Stati Uniti finalizzati a tale scopo”. Lampade a basso consumo e LED fornite da Philips, sostituzione di tutti gli elettrodomestici come lavatrici, asciugatrici e frigoriferi da parte di Whirpool, installazione di una pellicola isolante per vetri della 3M, per mantenere il calore in inverno e conservare il fresco in estate. “Non si tratta forse di iniziative particolarmente rivoluzionarie – ha sottolineato l’ambasciatore – ma nel loro insieme (e anche semplicemente spegnendo le luci quando non ne abbiamo bisogno), speriamo di ridurre la nostra bolletta elettrica del 48% risparmiando fino a 111.000 kW/h di elettricità e 22.000 Euro l’anno“. Nonostante il passo indietro registrato all’ultima Conferenza sul clima di Durban, ecco un passo avanti che può far sperare su un netto cambio di rotta sulle politiche ambientali del Congresso.