Secondo l’Oms la concentrazione di pm 2,5 (particolato fine) nell’aria non dovrebbe superare il valore di 25 microgrammi per metro quadrato, ma tra sabato e domenica le rilevazioni del Centro di monitoraggio ambientale di Pechino hanno diffuso dati superiori a 600 microgrammi. L’agenzia di stampa Reuters ha addirittura riportato dati vicini a 900 microgrammi, 36 volte il limite consentito. L’artista cinese Ai Weiwei ha “commentato” la notizia sullo smog pubblicando alcune fotografie – su Instagram e ripresa dal suo account personale su Twitter – in cui indossa una maschera antigas. Secondo le autorità i livelli di inquinamento – che negli ultimi anni sono cresciuti di pari passo alla crescita economica, all’apertura di decine di centrali a carbone e all’aumento dei veicoli privati in circolazione – hanno subito un peggioramento negli ultimi giorni a causa di un’area di bassa pressione che dovrebbe persistere sulla capitale cinese fino a martedì. La novità, in questo caso, consiste nella coincidenza dei dati governativi con quelli provenienti da altre stazioni di rilevazione, come quella installata quattro anni fa sul tetto dell’ambasciata degli Stati Uniti a Pechino e che ha provocato tensioni a livello diplomatico con Washington.