Statement stampati su t-shirt e capi che supportano messaggi politici: anche il modo in cui ci vestiamo può essere uno strumento per manifestare.
A new awareness: una nuova consapevolezza arriva a Milano durante la settimana della moda
Con A new awareness la sostenibilità arriva a Milano con una nuova piattaforma per la divulgazione e la promozione della sostenibilità.
Un’idea nata da Sara Sozzani Maino, con la quale ho collaborato in precedenza condividendo la curatela della mostra Sustainable Thinking che è aperta presso il museo Ferragamo di Firenze fino a marzo 2020. Quando Sara mi ha parlato di questo nuovo progetto sono stata subito entusiasta e abbiamo chiamato al nostro fianco Matteo Ward di Wrad Living e Hakan Karaosman del Politecnico di Milano. Lo spazio scelto per ospitare gli eventi di “A new awarenss” è Corso Como 10 in via Tazzoli 3, a Milano.
Durante la settimana della moda di settembre si terrà la prima tre giorni di eventi che coinvolgono giovani stilisti scelti da A new awareness che avranno la possibilità di presentare le proprie creazioni e venderle nello spazio di Corso Como 10. Si tratta di Bethany Williams, Helen Kirkum, Duran Lantink e Wrad Living. Questi giovani brand incarnano concetti di creatività e sostenibilità e potranno avere una vetrina sul mondo a Milano durante la settimana dove tutti i buyer e la stampa mondiale si ritrovano per vedere le ultime novità. Ci si potrà confrontare e avere informazioni utili da Fashion Revolution, Greenpeace Detox Campaign, Manteco, Marini Industrie e Com.i.stra.
Leggi anche:
- Il mondo della moda sottoscrive il Fashion pact per la salvaguardia del Pianeta
- Perché serve una nuova moda circolare
- Abiti a noleggio, anche in Italia arriva la moda del fashion renting
La tre giorni culminerà nella giornata del 20 settembre dove ci saranno una serie di tavole rotonde sui temi della sostenibilità con relatori d’eccezione come Orsola de Castro fondatrice di Fashion Revolution, Clare Press di Vogue Australia paladina della moda etica e Chiara Morelli di Kering gruppo del lusso impegnato da anni sul fronte della sostenibilità.
Lo spazio sarà aperto a tutti coloro che desiderano visitarlo i giorni del 19 e 20 settembre dalle 11:00 alle 19:00 mentre l’inaugurazione del 18 settembre, dalle 14:00 alle 16:00 sarà su invito. All’interno si potranno acquistare direttamente dai designer le loro creazioni e i Fanzines di Fashion Revolution “A Craft Revolution”, le borracce A New Awareness di 24 Bottle e le GraphiTee di Wrad special edition per A new Awareness.
Leggi anche:
- Il futuro della moda è circolare
- 8 designer salvano maglie invendute dal macero, il progetto Moda futuribile a Pitti Filati
- Feeling Felt, le bottiglie di plastica diventano zaini e accessori alla moda
Ci saranno consigli pratici su come riciclare i propri abiti e su come costruire un guardaroba sostenibile. Com.i.stra racconterà di come la tradizione di Prato di rigenerare i filati nobili dagli stracci sia oggi arrivata a creare tessuti bellissimi con il Denim riciclato.
L’Italia si sta muovendo nella direzione giusta per quanto riguarda la manifattura di filati e tessuti che vengono realizzati seguendo i protocolli della campagna Detox di Greenpeace e Zdhc (ovvero, “zero discharge hazardous chemicals”). Abbiamo molte startup di successo che hanno inventato materiali sostenibili per la moda derivati da scarti riciclati come Orange Fiber, Vegea, Frumat, Graphi Tee,Econyl e molti altri.
È quindi naturale che la capitale della moda italiana abbia finalmente una destinazione per tutti coloro che credono che un futuro vivibile e migliore sia possibile.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le aziende sono spesso goffe nel comunicare battaglie che non appartengono realmente al loro operato. Ecco le insidie del purplewashing.
Se dovesse arrivare l’ok del Senato in Francia passerà un disegno di legge che vieta la discriminazione sul posto di lavoro per i capelli afro.
È la domanda che ci ponete più spesso. Abbiamo provato a dare alcune risposte e a dare delle buone ragioni per investire in brand etici.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Se dovesse arrivare l’ok del Senato in Francia passerà un disegno di legge che prevede una tassa per i produttori di abbigliamento fast fashion.
Trovare nuove soluzioni sostenibili è un imperativo tanto per i piccoli brand della moda quanto per le holding del lusso: ecco come nascono le innovazioni.
Le borse intrecciate a mano di Palorosa sono l’espressione della cultura indigena guatemalteca, ma anche oggetti di design dalla filiera etica.
Con la seta si fanno abiti da sera, ma anche imbottirure e protesi e produrla ha un basso impatto ambientale. Ecco come distinguere quella cruelty free.