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BIO contro OGM: il bio e gli altri metodi agricoli

BIO contro OGM: il bio e gli altri metodi agricoli I gravi danni prodotti dall’agricoltura chimica hanno portato taluni settori agroindustriali a ridurre l’uso di composti chimici di sintesi, e anche a ricercare altri mezzi soprattutto per combattere parassiti e malattie: per esempio attraverso l’uso di specie animali antagoniste. Tali metodi non vanno confusi con

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BIO contro OGM: il bio e gli altri metodi agricoli

I gravi danni prodotti dall’agricoltura chimica hanno portato
taluni settori agroindustriali a ridurre l’uso di composti chimici
di sintesi, e anche a ricercare altri mezzi soprattutto per
combattere parassiti e malattie: per esempio attraverso l’uso di
specie animali antagoniste. Tali metodi non vanno confusi con
l‘agricoltura biologica, anche se hanno nomi che possono trarre in
inganno il consumatore comune.

Dunque metodi di lotta integrata, o lotta guidata, o lotta
biologica, non hanno a a che fare con l’agricoltura biologica,
soprattutto perché mancano dei requisiti fondamentali che
sono stati su esposti. Insomma questi metodi si limitano a
diminuire i fitofarmaci, ma a fanno sul piano dei concimi, a sul
piano della salvaguardia del terreno e della sua fertilità,
a sull’ecosistema dell’azienda agricola.

Un altro metodo che ha preso piede è quello dell’agricoltura
integrata, un’agricoltura chimica basata sull’uso oculato dei
prodotti chimici. Con tale metodo si riesce a diminuire il numero
dei trattamento del 20-30%, in particolare quelli effettuati in
prossimità della raccolta, Inoltre tale metodo fa uso anche
della lotta biologica cioè dell’immissione di specie animali
o microrganismi antagonisti dei parassiti delle coltivazioni.

Che giudizio dare dell’agricoltura integrata? Ogni passo avanti per
inquinare meno l’ambiente va salutato con favore. Va però
detto che non esiste una legge europea che definisce l’agricoltura
integrata, né esistono controlli o certificazioni. Esistono
talvolta leggi regionali, ma la parte carente concerne sempre il
controllo. Si tratta pur sempre di un’agricoltura che fa uso di
pesticidi, diserbanti chimici e fertilizzanti chimici. D’altro
canto, in attesa che tutta l’agricoltura nazionale diventi
biologica, sarebbe opportuno che l’agricoltura chimica si
trasformasse tutta in agricoltura intergrata perché, come
detto, c’è una diminuzione di trattamenti inquinanti.

Un altro settore di prodotti che può trarre in inganno i
consumatori è quello dei nomi di fantasia che “vestono”
alcuni prodotti di grandi multinazionali, specializzate per esempio
in prodotti per l’infanzia. Sono stati creati marchi speciali per
prodotti provenienti da coltivazioni oculate nell’uso di prodotti
tossici. Anche in questo caso sono benvenuti tutti i tentativi di
produrre alimenti più sani. Tuttavia il consumatore deve
sapere che si tratta di impegni dichiarati soltanto a parole, non
controllati da nessun organismo autorizzato.

Tratto da:
Ist. Biologico Italiano, MiniGuida all’agricoltura biologica

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