Ecco un elenco delle carni alternative che ci sono in giro di questi tempi : Ovini (agnello e capretto) . La legge attuale vieta di nutrirli con farine animali. Sono interessati dalla scrapie, una forma di encefalopatia spongiforme assai simile a quella delle mucche. A tutt’oggi non si segnala possibilità di trasmissione della malattia dagli animali all’uomo. In ogni caso è meglio evitare di mangiare le stesse parti considerate a rischio per le mucche, come cervello, occhi, cranio, tonsille, intestino, midollo spinale. Maiale. Sino a qualche tempo fa era possibile alimentare i maiali con farine animali, ad eccezione di quelli destinati ai prodotti tipici (alcuni prosciutti crudi). Non si segnalano casi di BSE, dalla quale pare che il maiale sia immune anche se consuma farine infettate dal morbo. Secondo alcuni ricercatori il maiale non farebbe in tempo a sviluppare la malattia perché macellato tra i 7 e i 9 mesi di vita, quindi durante l’eventuale periodo di incubazione della malattia stessa. Pollo e Tacchino. Anche se questi animali possono essere nutriti con farine animali risultano, al momento, esenti dalla malattia. Coniglio. Non è escluso che gli siano state propinate farine animali, ma esperimenti di laboratorio hanno messo in risalto che il coniglio non sviluppa l’encefalopatia neppure se il morbo gli viene inoculato nel cervello. Sembra immune dalla patologia. Cavallo. La carne di cavallo italiana non è a rischio. Fate attenzione a quella proveniente dall’estero. Selvaggina. Non dovrebbe presentare il minimo problema. Cervo. Finora l’assunzione di questo tipo di carne non ha messo in mostra alcun problema. Struzzo. Si tratta di una carne alternativa il cui consumo negli ultimi mesi ha registrato un vero e proprio boom. Non si sono evidenziati rischi. Vitello. Sino a ora non si è a conoscenza di casi di vitelli infetti da BSE: l’animale è macellato entro i 12 mesi di vita, mentre la malattia si manifesta generalmente dopo 2 anni di incubazione (non ci sono al momento test per rilevare la BSE in incubazione). Occorre ricordare che ai vitelli allevati convenzionalmente vengono somministrati molti ormoni, nocivi in particolar modo alla salute dei bambini. Pesce. Quello di allevamento può essere nutrito con farine animali, soprattutto di pesce stesso, ma non si sono avuti casi di “pesce pazzo”. Si allevano: spigole, orate, trote, salmoni, storioni, rombi, anguille e in quantità minime i saraghi. Per quanto riguarda cozze, vongole e ostriche è preferibile acquistare quelle nella retina. Nessun rischio per il pesce di mare, eccezion fatta per le eventuali contaminazioni ambientali (avvelenamenti da metalli pesanti tipo piombo, mercurio, nitrati, ecc). I frutti di mare, se consumati crudi, possono invece veicolare l’epatite. Massimo Ilari