Ogni metodo di cura olistica ha le sue peculiarità, ma tutti presentano importanti tratti comuni, di concezione e di azione in base ai quali si configura un modello di approccio per: curare il paziente e non il sintomo; rafforzare il sistema immunitario e tutti i meccanismi di protezione di cui il corpo dispone (inclusi febbre, nausea, vomito, diarrea, ecc.); riportare l’organismo al suo punto di equilibrio dopo il disordine energetico indotto dalla malattia; integrare la struttura corporea con pratiche terapeutiche che ne possano ristabilire e migliorare la funzionalità. Sempre considerando l’ambito della medicina olistica, non ci sono motivi per preferire una terapia ad esclusione delle altre. Tutto dipende dalla sintonia del corpo del bambino con terapia e terapeuta. Per evitare di applicare terapie non corrette è bene conoscere le caratteristiche tipologiche del bambino e tracciare una buona diagnosi, elementi che combinati insieme permettono di ristabilire le condizioni di salute, ma soprattutto prevenire altri squilibri. Anche se i rimedi non convenzionali non danno effetti tossici è comunque sconsigliabile il fai da te, specie trattandosi di bambini. Il pediatra olistico è il vero punto di riferimento di un percorso che non si concluderà con la remissione dei sintomi, ma proseguirà con l’obiettivo di rafforzare e compensare le fragilità costituzionali del giovane organismo. Poiché il bambino spesso non è in grado di comunicare e collaborare alla ricerca della causa del proprio disturbo, i genitori dovranno trasformarsi all’occorrenza in “interpreti” e “traduttori”. Non è un compito così facile come potrebbe sembrare a prima vista. Eppure un genitore acuto, curioso e attento nell’identificare le variazioni del comportamento del proprio figlio è un alleato prezioso per il pediatra olistico, molto interessato a collegare tra loro elementi apparentemente insignificanti. Sarebbe bene non dimenticare mai di mettere al corrente il medico su eventuali preferenze terapeutiche dimostrate dal bambino e su cure in corso in quel momento. Non in tutti i metodi di cura infatti sono compatibili tra loro. Licia Borgognone