Suoni, colori, immagini e forme. Quello che madre natura non ha dato, la tecnologia tenta di restituire. Come stanno facendo alcuni scienziati dell’Università della California. I ricercatori stanno sperimentando un microchip fotosensibile che, impiantato nella retina, permetterà a chi ha perso la vista di riprendere a vedere. Il microprocessore promette bene, in quanto sembra essere in grado di simulare il funzionamento delle cellule della retina, convertendo gli impulsi visivi ricevuti in imput elettrici da inviare direttamente al cervello. Tra le altre applicazioni dedicate ai non vedenti, un’équipe di scienziati dell’Università di Leeds (Gran Bretagna) ha realizzato un nuovo tipo di bastoncino bianco per i ciechi. Il nuovo bastone hi-tech, che funziona imitando il modo di orientarsi nel buio dei pipistrelli, è dotato di sensori che emettono ultrasuoni, impercettibili per l’orecchio umano, in tutte le direzioni. In base alla velocità di ritorno delle onde emesse, un microchip incorporato nel manico stabilisce se ci sono ostacoli nei dintorni e a quale distanza questi si trovano. Ma non è tutto. Presto i portatori di handicap potranno muoversi normalmente e le persone saranno in grado di affrontare sforzi inimmaginabili. Grazie agli esoscheletri, dispositivi ispirati alle antiche corazze medievali in verità complicatissimi meccanismi motorizzati, le persone immobilizzate potranno tornare a camminare. Come il tutore elettronico della Ferrati Electronic, che si muove tramite cilindri ad aria compressa. Avvolgendo le gambe, il meccanismo è capace di sollevare gli arti immobilizzati riproducendo il movimento del passo. Da Israele è invece in arrivo il primo cellulare per sordi. Grazie al software LipCcell, all’arrivo di una chiamata sul monitor appare un volto 3D le cui labbra sono capaci di muoversi in tempo reale riproducendo quanto detto dall’interlocutore. Ma anche il Web può abbattere le barriere. SuperAbile.it è il portale, promosso da Inail, che permette alle persone disabili di informarsi, comunicare e usufruire di tutta una serie di servizi (come prenotare un biglietto del cinema o organizzarsi un viaggio) altrimenti inacessibili da chi si trova su una sedia a rotelle oppure non ci vede o non ci sente. Luca Bernardelli