Sin da quando eravamo piccoli, almeno una volta abbiamo fatto ricorso a quelli chiamati “rimedi della nonna”. Quelli semplici, quelli che evitavano i medicinali o affini, per affidarsi alle cure naturali. Per esempio alle cure a base di erbe e piante. E così vedevamo preparare unguenti, decotti, tisane, succhi. Pozioni magiche che ci curavano. Le piante simboleggiano qualcosa, narrano di noi e del mondo. Coi loro colori, i loro profumi, le loro emanazioni si raccontano e ci aiutano a migliorarci. Ci migliorano in quanto singoli, ma potenzialmente migliorando il rapporto uomo-natura, migliorano la salute del pianeta. Proprio per questo l’autore parla di “Erboristeria planetaria”. Le piante hanno virtù curative. E fin qui tutti d’accordo (o quasi). Le nuove tendenze di terapia olistica e psicosomatica si sono affidate a queste proprietà, riscoprendo le potenzialità del curarsi naturalmente. In questo libro ci sono le descrizioni, con note spesso sfiziose e curiose, di varie tipologie di piante per aiutarci a conoscerle e a sapercene servire. Svariate schede illustrate ne sintetizzano poi usi e proprietà. Perché leggere questo libro? Per conoscere e anche per conoscersi meglio. Per scoprire quali piante ci potrebbero aiutare in determinati momenti della nostra vita. Per sintonizzarci su un linguaggio nuovo e sicuramente utile al benessere. Nostro e del nostro pianeta.