Insieme ad altri 10 rinomati esperti europei, il fisico italiano consiglierà il presidente della Commissione Ue, José Barroso, sulle politiche da sviluppare nel campo dell?energia e del cambiamento climatico. Il gruppo, di cui fa parte anche quel Nicholas Stern che l?anno scorso ha presentato il noto rapporto sui costi del cambiamento climatico, si è riunito per la prima volta martedì (6 marzo) a Bruxelles. L?incontro si è svolto alla vigilia del vertice dei prossimi giorni (8-9 marzo), in cui i leader dei 27 stati membri discuteranno il piano d?azione presentato a gennaio dalla Commisione Ue. ?Oggi il cambiamento climatico è una realtà, e la riduzione dell?effetto serra una necessità?, ha dichiarato Carlo Rubbia. Una necessità che ha innescato una corsa globale per produrre energia più pulita. Un?occasione che offre inedite prospettive di crescita e nuovi posti di lavoro. ?Il compito dell?Europa è aggiudicarsi la pole position?, ha aggiunto il fisico italiano che negli ultimi anni si è dedicato a sviluppare il cosiddetto solare termodinamico, un sistema che consente di accumulare l?energia del sole, a differenza del fotovoltaico. Durante i 5 anni passati alla guida dell?Enea, lo scienziato tentò invano di implementare la sua innovazione in Italia. ?Bastava estendere i certificati verdi al solare termodinamico per favorire lo sviluppo di progetti a livello industriale?, ha raccontato Carlo Rubbia, che alla fine ha realizzato il suo progetto in Spagna. ?Presto o tardi le centrali per il solare termodinamico si faranno?, ha ribadito il premio Nobel al servizio dell?Ue. ?Però se sono gli spagnoli a costruire la tecnologia, andremo a comprare il solare termodinamico in Spagna. Come andiamo a comprare oggi in Danimarca l’eolico e in Germania il fotovoltaico”. Gianluca Cazzaniga