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In bici in Ticino, dove anche la natura parla italiano
Alla scoperta del Ticino sulle due ruote tra sentieri in quota, viste panoramiche su montagne e laghi, rifugi e strutture di design (dove mangiare bene), miniere e castelli.
Il Ticino è certamente il cantone svizzero che ci è più famigliare, perché è quello più vicino all’Italia e perché qui, nonostante siamo oltre le Alpi, si parla italiano. Ci sono montagne e laghi, boschi e giardini, chiese romaniche e piazze vivaci, una natura variegata che si alterna a città culturali e architetture ardite. E per gli appassionati di bici che vogliono esplorare il cantone sulle due ruote, le possibilità sono tantissime perché non mancano percorsi e sentieri ben segnalati e serviti che permettono di scoprire la Svizzera su due ruote.
Il Monte Bar, un must per la bici
Il primo punto di riferimento per i biker che si avventurano in questo territorio è sicuramente il Monte Bar dalla cui cima si gode un panorama straordinario sul Lago di Lugano e sulle montagne del Malcantone, ma anche sul Monte Rosa e il Mischabel. Ai capolavori della natura si affiancano quelli dell’uomo: sulla vetta della montagna è stato infatti costruito un rifugio di design, la Capanna Monte Bar, che offre servizi bike friendly (dall’officina per le bici alle docce calde come fanno i tanti bike hotel della Svizzera) e cucina di qualità, dai pizzoccheri alla polenta col formaggio passando per gli gnocchi). Per arrivare al Monte Bar si può partire da Bidogno e farvi ritorno passando per il Motto della Croce, ma questa cima è anche una tappa dell’anello della Val Colla: 120 chilometri per esplorare le creste e le vette del Malcantone.
Su e giù tra sentieri in quota, architettura e cantine
Un altro classico delle due ruote nel Canton Ticino è il Monte Generoso. Si parte da Mendrisio direttamente con la mountain bike oppure si prende il trenino e si tengono le forze per affrontare i sentieri in quota (ce ne sono per 51 chilometri). Da quassù si ammira il panorama fino al nord Italia e alla regione dei laghi, ma anche le vette del Gran Paradiso, del Monte Rosa, del Cervino, della Jungfrau e del massiccio del Gottardo. Non perdetevi una visita alla struttura polifunzionale Fiore di Pietra, progettato dall’archistar ticinese Mario Botta e con due ristoranti all’interno dove rifocillarsi. Per tornare a valle dalla località Bellavista si percorre un faggeto fino a raggiungere la strada cantonale per Capolago dove si incontrano il Museo d’Arte e le tipiche “cantine” di Mendrisio.
Boschi, miniere e castelli da scoprire pedalando
Volete altre idee in zona? L’anello del Lugano Bike, da Lugano a Ponte Tresa, regala grandi soddisfazioni: il tour completo misura 120 chilometri, si snoda in cresta attorno alla Val Colla, attraversa i collinosi boschi del Malcantone e prosegue alla volta del maestoso Monte Tamaro.
Parte dal paese di Magliaso, invece, il tour del Castagno Bike che porta alla scoperta della parte settentrionale del Malcantone, attraverso villaggi, pascoli, selve di castagni e boschi di betulle. Il circuito, di media difficoltà, misura 38 chilometri, 16 dei quali su asfalto, e fino al ponte di Vello a Breno il percorso coincide con il Sentiero delle Meraviglie snodandosi tra miniere, fornaci e antichi resti come i ruderi del castello di Miglieglia, la cui fondazione è ancora oggetto di studio. E a proposito di castelli, quelli medievali di Bellinzona rappresentano la linea ideale di partenza della facile pedalata che, in 22 chilometri quasi completamente pianeggianti, porta a Locarno. Da non perdere lungo il percorso le Bolle di Magadino, uno degli ultimi delta incontaminati della Svizzera, e l’adrenalinico Parco Avventura di Gordola, per volare letteralmente tra gli alberi. Per tutte le informazioni per l’organizzazione delle vostre vacanze, consultate il sito www.svizzera.it, o scrivete alla mail [email protected].
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