IllogicaSchiavitù CHE POI ogni tanto mi arrivano certi momenti di lucidità. Devo dire che sono rari, ma ogni tanto arrivano. E in uno di questi momenti di lucidità ho avuto un’illuminazione, così folgorante che lì per lì mi ha spaventato: La libertà mi fa male, anzi malissimo. Come mi piaceva la mia mamma quando mi diceva: “Guai a te!” era stupenda. Purtroppo anch’io, ormai da tempo, non ho più nessuno che mi dica cosa “devo” fare. Posso fare quello che voglio e mi sento rovinato. Perché è solo nella costrizione che si aguzza l’ingegno. Mi spiego meglio. Un uomo in catene sa benissimo quello che vuole: vuole togliersi le catene. E allora lotta, ringhia, si dibatte, tende i suoi nervi, tira fuori tutta la sua energia e… SPRAAACK! Libero! “Sono libero, sono libero, sono libero!… sono libero!…oddio, come sono libero”. E pian piano i muscoli della sua faccia si rilassano, si afflosciano. Dopo un po’ingrassa, anche. È chiaro: è la lotta per la libertà che fa bene. La libertà in se può fare male, a tutti. Ma i danni maggiori si riscontrano e risultano più evidenti negli spiriti creativi, negli artisti, nei liberi pensatori. Alt! Qui ci vuole la censura. Sì, un bel censore o addirittura, non mi vergogno a dirlo, un dittatore. Siamo talmente preoccupati per il sopruso fatto su un singolo individuo che non ci preoccupiamo affatto per il sopruso che subiscono tutti gli altri individui, costretti a sorbirsi una valanga di cazzate. Se qualcuno mi domandasse se sia meglio una società repressiva dove un genio venga isolato e considerato un imbecille pericoloso, o una società libera dove qualsiasi imbecille pericoloso possa diventare un genio, non avrei dubbi. Sceglierei sicuramente la seconda, ma con un po’ di preoccupazione. Perché se abbiamo già sperimentato quanto faccia male una dittatura militare, non sappiamo ancora quanto possa far male la dittatura della stupidità… SONG IO NON SONO ITALIANO, GIORGIO GABER Basilio Santoro