La medicina olistica è sempre esistita. Tutte le antiche culture hanno elaborato i loro metodi di cura secondo questa concezione: gli Huna delle Hawaii, gli sciamani siberiani, gli Inca delle Ande, gli aborigeni australiani, la tradizione indiana, tibetana e cinese, così come quella greca, romana e celtica. Pur con grandi differenze linguistiche e concettuali, tutte hanno come punto in comune la visione olistica, cioè integrata dell’essere umano, che va quindi curato non solo nel corpo, ma anche nella mente e nello spirito. Le antiche medicine riconoscevano nell’anima il centro della complessa unità psicofisica umana e il perno essenziale dell’intero sistema di guarigione. Il modello psicosomatico olistico, che deriva dall’antico modello tantrico dell’essere umano, quasi certamente il più complesso e articolato della storia umana, considera sette livelli di realtà, da quella più fisica a quella più spirituale, ad ognuno dei quali corrisponde una sua specifica forma di cura e guarigione. Ogni medicina, scienza o arte che consideri l’essere umano nella sua totalità di corpo, mente e anima, può considerarsi olistica. Questa visione integrata rinasce negli ultimi decenni anche nella cultura occidentale, come componente essenziale di una nuova esigenza, emergente in una larga fascia di opinione. Parallelamente all’ecologia, che si occupa della salute globale dell’ecosistema Terra, la medicina olistica si interessa della salute globale degli esseri umani. Caratteristica della nuova cultura è proprio quella di prendersi cura di sé, di alimentarsi in modo sano e naturale, di liberarsi da emozioni e pensieri negativi, di comprendere le ragioni profonde delle nostre azioni e, infine, di evolvere umanamente e spiritualmente. Nella nostra cultura, la medicina olistica è ancora una neonata e quindi lontana dall’esprimere pienamente le sue potenzialità. Sotto il vasto termine di medicina olistica si trovano oggi migliaia di tecniche, di soluzioni terapeutiche, di differenti concezioni, linguaggi e visioni del mondo, ma tutte, come già detto, considerano l’essere umano come un’unità di coscienza, in cui coesistono differenti piani o corpi, in un equilibrio psico-energetico che, se si ferma o si squilibra, genera malattia e dolore. Dott. Nitamo Federico Montecucco Medico psicosomatico olistico