Per perdere un po’ di peso accumulato durante l’inverno, non ci sono soluzioni miracolose. Ridurre l’apporto di calorie con gli alimenti e aumentare l’attività fisica. La combinazione delle due è la più efficace, non solo perché si accelerano i risultati. Aumentare l’attività fisica può agire in modo positivo sull’umore, migliorare l’idea che abbiamo del nostro corpo e contribuire a farci sentire più vivi, stimolando le funzioni. Per innescare tutto ciò è necessario avere uno stile di vita attivo: non serve fare quatto ore di step la settimana, se poi non si fa a meno dell’ascensore o dell’automobile. Affinché un lavoro possa definirsi aerobico deve essere svolto ad un’intensità compresa tra il cinquanta per cento e l’ottantacinque per cento del massimo consumo di ossigeno, indicato come VO2max, di complessa rilevazione. Per una pratica stima dell’intensità si utilizza, quale parametro di aerobicità, la massima frequenza cardiaca calcolata sottraendo da 220 l’età del soggetto e calcolando il 60% – 80% dalla cifra ottenuta. Durante una camminata a passo spedito, di una corsa leggera di qualche decina di minuti o al termine di una lunga nuotata, proviamo a rilevare le pulsazioni cardiache e verificare se il lavoro è di intensità sufficiente a stimolare il meccanismo aerobico. Evitiamo soprattutto si superare la suddetta percentuale indicativa di un lavoro più intenso (anaerobico), che affaticherebbe troppo la muscolatura senza produrre quei benefici effetti derivanti dal lavoro moderatamente intenso. Chi va piano, va sano, va lontano… e soprattutto consuma calorie! Maria Luisa Tettamanzi