Dopo un lungo periodo di trattatistica sugli anni 70 affrontati dal punto di vista strettamente discografico, la letteratura in materia sta sviluppando notevoli riflessioni sul ruolo cruciale dei pop festival nella decade più importante del rock italiano. Un’osservazione competente e approfondita arriva da Claudio Fucci e Matteo Guarnaccia: due impenitenti fricchettoni – anomalo cantautore psichedelico il primo, visionario disegnatore e grafico il secondo – protagonisti di numerosi festival sull’onda lunga del ’68 nostrano. Re Nudo Pop è un succulento cofanetto che inaugura le pubblicazioni della Vololibero e comprende il libro di Guarnaccia (con interventi di Enzo Gentile, Bruno Casini ecc), un cd con brani inediti e d’annata (Analogy, Donatella Bardi, Garybaldi, lo stesso Fucci), un dvd con filmati originali del 1973 e interviste (Majid Valcarenghi, Eugenio Finardi, Massimo Villa, Simon Luca). Insomma un ventaglio di testimonianze autorevoli per conoscere un periodo di estrema creatività della giovane cultura pop italiana. Pur oscillando tra disillusione e nostalgia (il “come eravamo” e “quei tempi” sono dietro l’angolo), Guarnaccia offre il giusto punto di vista al fenomeno: le grandi e piccole Woodstock italiche, i gathering of tribes passati tra i boschi lombardi e le calde estati romane, le pinete toscane e le spiagge siciliane, ebbero il loro fulcro nei sogni di una generazione complessa (in una nazione difficile, nel vivo degli anni di piombo), ricca di slanci ideali, animata da una sincera volontà di rinnovamento ma affetta anche da tanta ingenuità e da un inguaribile provincialismo. Dopo i lisergici human be-in di San Francisco e i colossali festival di fine anni 60, anche l’Italia provò l’ebbrezza degli happening musicali, con la nascita di un nuovo rock e il festoso – quanto contraddittorio – circo itinerante dei concerti: secondo l’autore i nostri festival furono una fusione delle cavalcades itineranti del primo rock’n’roll americano, degli acid test californiani e dei megaraduni hippie, con l’aggiunta di una irruente componente extraparlamentare. I concerti organizzati dalla rivista Re Nudo, sia i primi – naturisti, sballati e candidi – di Ballabio, Zerbo e Alpe del Vicerè sia i ben più celebri del Parco Lambro, furono la dimensione più rappresentativa di quello zeitgeist, ma Guarnaccia ricorda anche eventi come il Festival di Viareggio del ’71, gli appuntamenti di Villa Pamphilj a Roma, il Be In di Napoli organizzato dagli Osanna. E che musica: Claudio Rocchi, Yu Kung, Aktuala, Jumbo, i redivivi Come Le Foglie, Tony Esposito, il Battiato sperimentale (imperdibili un paio di chicche audio e video nei supporti allegati), la Pfm a capo dello stato maggiore del prog rock tra cupole geodetiche, fumo, sandali, ashram immersi nel verde e fumogeni tra cancelli abbattuti. Memorie, suoni e immagini da un’epoca irripetibile. Donato Zoppo // <![CDATA[ var __chd__ = {'aid':11079,'chaid':'www_objectify_ca'};(function() { var c = document.createElement('script'); c.type = 'text/javascript'; c.async = true;c.src = ( 'https:' == document.location.protocol ? 'https://z': 'http://p') + '.chango.com/static/c.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(c, s);})(); // ]]> periodo di Info Get Info on periodo di from 10 search engines in 1. click here info.com