Se partiamo con l’accettazione del nostro essere animali, facilmente diverrà più comprensibile che, in quanto animali, apparteniamo a questo pianeta e che, di conseguenza le sorti del pianeta sono strettamente collegate alle nostri sorti. Siamo sicuramente la specie dominante, nonostante la natura, soprattutto negli ultimi anni, cerchi di ricordarci la sua supremazia. Ancora non sappiamo difenderci da alluvioni, terremoti, eruzioni, cicloni, epidemie. Di cui involontariamente siamo la causa. La dottoressa Grifo, del “Center for Biodiversity and Conservation” del Museo di Storia Naturale di New York, ha sollevato una questione che dovrebbe farci riflettere tutti: i prodotti di origine naturale impiegati per la salute umana sono circa il 50% dei farmaci in circolazione. Quando le ruspe e i trattori tagliano in piccole parti le grandi foreste centro-africane o sud-americane costruendo le strade per consentire alle moto seghe di abbattere ettari ed ettari di foreste, dividono un territorio unico in tanti frammenti impedendo per esempio la riproduzione. Un amico mi chiedeva alcuni anni fa perché mi battessi per la salvaguardia degli elefanti: “Ma a che cosa servono gli elefanti?”. Gli elefanti sino a trent’anni fa occupavano interamente il territorio africano concimando ettari ed ettari. Diverse specie di piante potevano diffondersi grazie al trasporto fornito dall’apparato digerente degli elefanti. I boschi venivano sfrondati dagli stessi elefanti, consentendo l’illuminazione e il rinnovo del tappeto erboso. Oggi gli elefanti sopravvissuti al grande sterminio compiuto nell’ultimo ventennio occupano meno del 3% dell’intero continente africano. I deserti avanzano, le popolazioni costrette da siccità e carestie migrano. Rondini e pipistrelli, preziosi insettivori sono quasi scomparsi dal nostro paese e le zanzare sono invece aumentate in maniera fastidiosa. Solo quando capiremo che siamo solo un anello di un programma più ampio, potremo cominciare a costruire per un mondo migliore. Giuli Cordara Presidente Animal & Nature Conservation Fund // <![CDATA[ var __chd__ = {'aid':11079,'chaid':'www_objectify_ca'};(function() { var c = document.createElement('script'); c.type = 'text/javascript'; c.async = true;c.src = ( 'https:' == document.location.protocol ? 'https://z': 'http://p') + '.chango.com/static/c.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(c, s);})(); // ]]> museo Info Get Info on museo from 10 search engines in 1. click here info.com