Rock Files Today – 06 Marzo – Charles Manson Oggi, 6 Marzo 1970 Los Angeles, California Esce, con enorme sorpresa, il long playing Lie (bugie). Sottotitolo: The Love And Terror Cult (il culto del terrore e dell’amore). Lo ha prodotto in fretta e furia Phil Kaufmann perché l’autore/interprete (Charles Manson), in questo momento, è l’imputato principale di quello che i media americani hanno definito “il processo del secolo”. Manson e i ragazzi che fanno parte della comune hippy denominata “The Family”, la notte del 8 agosto 1969 hanno massacrato l’attrice Sharon Tate, 27 anni – incinta di 8 mesi – moglie del regista Roman Polansky. Insieme alla nuova stellina hollywoodiana, nella sua villa di Bel Air, vengono uccisi anche altri 4 amici di della coppia Tate/Polansky. Sulla porte di casa, scritta col sangue della bella Sharon, la parola PIG (maiale). La notte successiva, un’altra strage: vittime i coniugi Leno e Rosemary LaBianca. Stessa efferatezza, stessi simbolismi: sui muri di casa LaBianca, scritte col sangue delle vittime le parole RISE, PIGS e HELTER SKELTER, parole che rimandano ai versi delle canzoni del White Album dei Beatles di cui, si diceva Manson fosse un ossessionato ammiratore. Charles Manson, un balordo che ha trascorso più di 20 dei suoi 32 anni in carcere, cova (tra le altre) una forte passione per la musica. Attraverso il suo fare da guru, grazie all’avvenenza e alla disponibilità delle giovani ragazze che riesce a plagiare, Manson conosce Dennis Wilson, batterista dei Beach Boys. Lo convince che lui è un songwriter di classe. Dennis lo aiuta a produrre una registrazione negli studi di Van Nuys, quelli che suo fratello Brian Wilson usa per le fantastiche creazioni sonore dei Beach Boys. E anche se i Beach incidono un brano scritto da Manson (al quale cambiano il titolo e un paio di strofe), il vecchio Charlie (come songwriter) non pare essere niente di che. I suoi pezzi strampalati, le sue liriche improbabili suonano affascinanti solo ai ragazzi della Family. Eppure, Terry Melcher (il produttore dei Beach Boys) – inizialmente stregato da Manson – gli aveva promesso un contratto discografico. Che però non è mai arrivato. Forse, anche per questo, Charlie Manson ha cercato un’altra strada per giungere alla celebrità. Quella del crimine.